I convocati per la prossima fase della Coppa Davis includono Jannik Sinner, numero 1 del ranking italiano, Lorenzo Musetti, numero 19, Flavio Cobolli, numero 32, Andrea Vavassori, specialista del doppio con il numero 9, e Simone Bolelli, numero 12 di doppio. Tuttavia, tra questi nomi spicca l’assenza di Matteo Arnaldi e, soprattutto, di Matteo Berrettini, che è stato uno dei protagonisti a Bologna, sia dentro che fuori dal campo. La spiegazione è semplice: questa lista non è definitiva. Come conferma il capitano della squadra.
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Le parole del capitano della squadra
“Queste pre-convocazioni sono basate sull’attuale ranking. Da qui a novembre raccoglierò tutti gli elementi necessari per fare le convocazioni definitive, tenendo conto della condizione fisica e mentale dei giocatori. La rosa è composta da talenti di altissimo livello, su cui so di poter contare”. Le parole del capitano lasciano intendere che la selezione finale dipenderà dalla forma fisica dei giocatori nei prossimi mesi. In particolare, un Berrettini in salute è una risorsa fondamentale per la squadra, e sarà difficile escluderlo. Infatti, lo stesso Berrettini, durante l’evento di Bologna, ha scherzato dicendo: “Onestamente, l’unico che ha il posto assicurato è un ragazzo che ha fatto qualcosa di straordinario negli ultimi anni”, riferendosi chiaramente a Jannik Sinner.
Volandri ha spesso ribadito di avere un ampio gruppo di giocatori su cui fare affidamento, un fattore che ritiene cruciale per affrontare al meglio le sfide future. “Stiamo tutti lavorando per arrivare pronti all’appuntamento con la Final 8. Nei quarti di finale affronteremo una squadra forte come l’Argentina, che ha singolaristi di valore come Cerundolo, Etcheverry e Baez, oltre a un doppio di grande qualità con Molteni e Gonzalez. Noi, però, abbiamo un gruppo unito e molto competitivo, composto da ragazzi straordinari che trovano nella coesione la loro forza”. Nonostante l’ottimismo, il capitano lascia aperta la possibilità di sorprese o cambi di formazione all’ultimo minuto, ribadendo che nessuno ha il posto garantito, a parte i giocatori in forma ottimale.