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Suicidio assistito, è appena avvenuto il primo decesso nella capsula per la morte fai da te

Pubblicato: 24/09/2024 16:36

I pubblici ministeri del cantone svizzero di Schaffausen sono stati informati da uno studio legale che lunedì nei pressi di una baita nel bosco a Merishausen è avvenuto un suicidio assistito con l’uso della capsula Sarco. Come conseguenza, diverse persone sono state arrestate. 

La capsula per il suicidio assistito, ha fatto notizia in Svizzera dopo il primo caso di utilizzo, in cui una donna di 64 anni del Midwest degli Stati Uniti, affetta da una grave compromissione immunitaria, ha scelto di morire con questo dispositivo. Secondo il gruppo Exit International, che ha creato la capsula, la morte della donna è stata descritta come “pacifica, rapida e dignitosa”. Il dispositivo permette alla persona di premere un pulsante per rilasciare azoto nella capsula sigillata, causando la perdita di coscienza e poi la morte per soffocamento.
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La polizia svizzera ha arrestato diverse persone coinvolte nell’episodio ed è stato avviato un procedimento penale nel cantone di Sciaffusa. La legge svizzera consente il suicidio assistito, ma solo se la persona si toglie la vita senza assistenza esterna e senza che chi aiuta lo faccia per interesse personale. Sebbene Exit International sostenga la legalità del dispositivo, il procuratore Peter Sticher aveva già avvisato che gli operatori della capsula potevano essere soggetti a conseguenze legali, con possibili condanne fino a cinque anni di carcere. L’uso di Sarco, definita anche la “Tesla dell’eutanasia” per la sua innovativa tecnologia, ha sollevato dibattiti accesi sull’etica e la legalità del suicidio assistito.

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Ultimo Aggiornamento: 24/09/2024 16:37