
Nel pomeriggio di oggi si è verificato un crollo di sassi e terra sull’Ortles, lungo il versante che sovrasta l’abitato di Trafoi, in Alto Adige. L’incidente, avvenuto intorno alle 18:00, ha provocato una densa nuvola di polvere, avvistata da alcuni residenti della zona. Fortunatamente, non ci sono state persone coinvolte, come confermato dal gestore del rifugio Borletti.
Le cattive condizioni meteorologiche hanno giocato un ruolo determinante nella sicurezza degli alpinisti, poiché nessuno era presente nella zona al momento del distacco. Le autorità locali, incluso il soccorso alpino di Solda, non sono state allertate in quanto non c’erano situazioni di emergenza legate a presenze umane.
La frana si è staccata in un canalone sopra la località di Tre Chiese, un’area già nota per episodi simili in passato. Si tratta di una zona isolata, priva di sentieri frequentati dagli escursionisti, il che ha evitato potenziali tragedie.
Un fenomeno non nuovo sull’Ortles
Questo tipo di distacco non è un evento raro per il pendio in questione. In passato, si sono già verificati altri episodi simili, soprattutto in periodi caratterizzati da variazioni meteorologiche significative, che possono contribuire all’instabilità del terreno. La combinazione di ghiaccio e roccia rende questo versante particolarmente vulnerabile a crolli improvvisi.
Preoccupazioni per il cambiamento climatico
Il fenomeno di frane e distacchi di materiale su pendii montani come quelli dell’Ortles è spesso legato alle condizioni climatiche mutevoli. L’alternanza tra caldo e freddo, piogge intense e periodi di siccità può contribuire a destabilizzare le pareti rocciose, rendendo più frequenti episodi di questo tipo. Nonostante oggi non vi siano stati danni a persone o strutture, il crescente numero di questi fenomeni in aree montane solleva preoccupazioni per la sicurezza di escursionisti e alpinisti, soprattutto durante i periodi di maggiore frequentazione.