Il “patto di non belligeranza” tra le tifoserie di Milan e Inter è un accordo tacito che ha garantito per anni una gestione congiunta degli affari legati allo stadio San Siro. Le curve delle due squadre milanesi, storicamente rivali, hanno smesso di scontrarsi per convenienza economica. La maxi inchiesta sul “sistema criminale” di San Siro ha portato alla luce questo accordo, che ora rischia di saltare.
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Cos’è il “patto di non belligeranza”
Il patto, secondo gli atti della Procura, non serviva solo a mantenere la tranquillità all’interno dello stadio, ma a governare in modo sinergico ogni possibile guadagno. Le tifoserie organizzate hanno creato una sorta di alleanza per spartirsi i profitti illeciti. “Sta a noi un po’ più grandi, un po’ più maturi, dettare dei paletti”, dicono i capi ultrà nelle intercettazioni, evidenziando come l’accordo servisse a evitare conflitti che avrebbero compromesso gli affari.
Uno degli esempi più eclatanti di questa collaborazione è stato l’accordo preso in occasione della semifinale di Champions League del 2023, quando Inter e Milan si sono affrontate. Prima ancora che si sapesse chi sarebbe andato in finale, i gruppi ultrà avevano già deciso come spartirsi i possibili ricavi dalla trasferta in Turchia.
Il patto ha rischiato di vacillare a causa di episodi isolati. A fine luglio, un murales offensivo nei confronti dei tifosi milanisti, realizzato da un sostenitore interista, ha fatto tremare l’equilibrio tra le due curve. Il murales è stato cancellato rapidamente per evitare ripercussioni, ma il gesto ha comunque creato tensioni. Marco Ferdico, capo ultrà della Curva Nord dell’Inter, ha voluto ribadire la sua autorità e, durante la prima partita di campionato, ha organizzato un’azione punitiva contro il tifoso responsabile.
L’omicidio Bellocco e il caos nelle tifoserie
Ora, con gli arresti di 19 ultrà e l’omicidio di Antonio Bellocco, ex figura di spicco della Curva Nord, la situazione si complica. La Procura avverte: le tensioni interne alle curve rischiano di esplodere, destabilizzando ulteriormente il fragile equilibrio. Gli inquirenti non escludono che ci siano ripercussioni violente anche tra i tifosi rossoneri, mettendo definitivamente in crisi il patto di non belligeranza.