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L’ex bestia di Satana apre uno sportello di ascolto. I parenti delle vittime: “Assurdo”

Pubblicato: 04/10/2024 10:46

Lo chiamavano “Ferocity, ed era il medium del gruppo, colui che sosteneva di poter contattare forze demoniache e soprannaturali. Mario Maccione, il più giovane tra i membri della setta nota come le Bestie di Satana, fu uno dei protagonisti di una delle pagine più oscure della cronaca nera italiana. Tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000, questa banda di giovani fu responsabile di omicidi, un suicidio indotto e altre efferatezze, commesse tra Busto Arsizio e dintorni. All’epoca dei fatti, Maccione aveva solo sedici anni. Nel 2017, dopo una condanna a 19 anni, è tornato in libertà avendo scontato 13 anni e mezzo, grazie all’indulto e alla buona condotta. Oggi vive nel Sassarese insieme alla sua prima fidanzata, la quale, dopo averlo ricontattato durante il periodo di detenzione, gli ha dato fiducia. Tuttavia, la sua storia continua a sollevare polemiche e preoccupazioni.

La nuova vita di Maccione

Da qualche settimana, Maccione ha fatto un annuncio che ha suscitato scalpore: ha aperto uno sportello di ascolto virtuale, inizialmente sui social, dove conta già un discreto numero di follower. Presto l’attività si espanderà anche a colloqui individuali. “Alcune persone mi hanno chiamato per raccontarmi angosce e ansie simili a quelle che ho vissuto io. Non voglio sostituirmi a un professionista, non sono laureato: ma sento di poter aiutare gli altri”, ha spiegato Maccione in un’intervista. Le sue parole hanno provocato una reazione di rabbia e dolore tra i familiari delle vittime delle Bestie di Satana. Questi giovani, coinvolti in un mix letale di droghe, musica metal e abbigliamento dark, erano capaci di autosuggestionarsi fino a compiere atti estremamente violenti.

Le vittime delle Bestie di Satana

Tra le vittime più note di questa setta ci sono Fabio Tollis e Chiara Marino, entrambi diciannovenni, uccisi il 18 gennaio 1998 in un bosco vicino Somma Lombardo. La dinamica del loro omicidio è agghiacciante: furono massacrati a martellate e poi sgozzati in quello che fu definito un sacrificio umano. Protagonisti di questo crimine, oltre a Maccione, furono altri membri del gruppo come “Evol”, “Wedra” e “Onussen”. Successivamente, la setta colpì altre due volte: il 24 gennaio 2004, Mariangela Pezzotta venne uccisa da Andrea Volpe e Elisabetta Ballarin, mentre nel settembre 1998, Andrea Bontade fu indotto a schiantarsi contro un muro in un suicidio che sembra essere stato provocato dalla setta.

Il caso irrisolto di Christian Frigerio

Un altro nome che aleggia intorno alla storia delle Bestie di Satana è quello di Christian Frigerio, scomparso il 14 novembre 1996 da Carugate e mai più ritrovato. La madre di Christian, Annalia, ricorda che il figlio conosceva il gruppo, e che, in un’occasione, lo vide in loro compagnia. “Era depresso dopo la morte del padre”, ha raccontato. Secondo Annalia, i membri della setta gli promisero di contattare il padre con una seduta spiritica. Maccione, durante le indagini, dichiarò di aver sentito parlare di Frigerio, ma in seguito ritrattò. La madre, amareggiata, ha commentato l’apertura dello sportello di ascolto da parte di Maccione: “Quando ho saputo di questo sportello, ho pensato che lui voglia lucrare sul nostro dolore”.

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