
Al Pacino ha recentemente rivelato, nel suo libro di memorie in uscita intitolato Sonny Boy, la sua morte. L’attore di ‘Scarface’ ha raccontato di aver contratto il Covid durante la pandemia nel 2020 e di essere “tecnicamente morto”, prima della diffusione dei vaccini.
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Pacino ha descritto quel momento come molto vicino alla morte, pur non avendo avuto l’esperienza tipica che spesso viene raccontata, come la famosa “luce bianca”. Ha dichiarato di non aver visto nulla “dall’altra parte”. “Il mio cuore ha smesso di battere, non aveva più polso. Nel giro di minuti sono accorsi paramedici e medici, che indossavano pochi tute spaziali, sembravano degli astronauti” ha raccontato l’attore.
Il racconto del divo è molto personale e toccante: “Ero lì seduto a casa mia e me n’ero praticamente andato. Non avevo polso. Ci sei e poi non ci sei più. Ho pensato: ‘Wow, non hai nemmeno i tuoi ricordi, non hai niente“. Quindi, l’intervento dei medici: “Erano tutti attorno a me: ‘E’ tornato, è qui’, dicevano. Mi guardavo intorno e mi chiedevo cosa fosse successo. Pensavo di aver provato l’esperienza della morte, ma non credo sia andata così”. Il suo approccio alla vita è cambiato da allora? “Per niente”.