
Tragedia a Roma. Una serie di eventi che sono precipitati. Prima una lite tra due 15enni, poi i familiari che sono intervenuti per prendere le difese di parte. La discussione, però, è degenerata nel sangue: un 25enne, Marcello De Angelis, è stato accoltellato all’addome.
Tutto ha avuto origine da una lite tra due ragazzi, uno di 15 anni e l’altro di 17, protettivo per questioni legate a una ragazza. Il quindicenne, umiliato davanti ai suoi amici che riprendevano la scena con i cellulari, decide di raccontare l’accaduto a casa, coinvolgendo lo zio Marcello De Angelis, un ex calciatore semiprofessionista divenuto ascensorista.
Nel tentativo di difendere il nipote, Marcello ha affrontato il 17enne, ma la situazione è presto sfuggita di mano. Il giovane, dopo aver minacciato di vendicarsi, è tornato a casa, coinvolgendo il padre, Manolo Colecchia, e i suoi zii. La faida familiare, con coltelli e mazze alla mano, ha portato ad un violento scontro sotto la residenza di via Vincenzo Tineo, dove Marcello De Angelis è stato brutalmente accoltellato da Colecchia. Nonostante i tentativi di salvargli la vita, è morto in ospedale poco dopo.
Leggi anche: Uomo ucciso con un colpo di pistola alla testa davanti al figlio: indagini in corso
Questo, quindi, il resoconto di ciò che si è consumato nel quartiere dell’Alessandrino. In base alle informazioni raccolte, sia Marcello De Angelis che il 45enne arrestato avevano alle spalle dei precedenti. Nulla è trapelato, al momento, se anche in passato vi fossero stati tra i due degli attriti o meno.
La famiglia Colecchia, conosciuta nella zona come i “pesciaroli” per via delle loro pescherie, ha una reputazione consolidata. Manolo Colecchia ei suoi fratelli, noti come “I Rosci”, sono stati rapidamente identificati grazie alle riprese delle telecamere di sicurezza del residence, che hanno documentato l’aggressione.