
Il viceispettore della Polizia di Stato Giuseppe Sortino, 37 anni, è stato indagato per omicidio dopo aver sparato e ucciso il 44enne tiktoker Francesco Chimirri. Il poliziotto si trova comunque ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, dopo aver subito un linciaggio da parte dei parenti della vittima. L’episodio si è verificato nel pomeriggio di lunedì 7 ottobre a Crotone, dove Chimirri era fuggito prima di essere raggiunto da Sortino. A dare notizia della vicenda è stato il Procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia.
Leggi anche: Turista aggredita al parco, presa a schiaffi la sua bimba di un anno: VIDEO shock
Leggi anche: Roma, pitone reale catturato sul Ponte Mammolo: caccia al proprietario
La dinamica dei fatti

La dinamica dei fatti
Secondo quanto riferito dalla Procura di Crotone, la Dacia Duster di Chimirri avrebbe urtato e spaccato lo specchietto dell’auto di Sortino. L’imprenditore era in auto con il padre e si è rifiutato di fermarsi a dare spiegazioni. Il viceispettore si recava al lavoro a quell’ora, per questo era in abiti civili, ma si è subito qualificato come poliziotto. A questo punto, Chimirri è fuggito verso il suo quartiere, il Lampanaro, considerato ad alta densità criminale. Qui si sarebbe infine fermato, rifiutandosi di dare spiegazioni e anzi recuperando spranghe e tirapugni dall’auto. La vittima, il padre e il figlio avrebbero “aggredito brutalmente” Sortino, scatenando una “violenta colluttazione”. Durante la colluttazione, Sortino ha sparato tre colpi, uno dei quali ha ferito mortalmente Chimirri. La vittima è deceduta durante il trasporto in ospedale.
Leggi anche: ITALIA – Suv cerca di investire un carabiniere, la reazione immediata dell’agente

Chimirri era un pizzaiolo noto anche come tiktoker, apprezzato nella sua comunità, e qualche mese prima aveva festeggiato il suo 24º anniversario di matrimonio. Uno degli elementi più drammatici della vicenda riguarda il tentativo di vendetta del figlio di Chimirri. Dopo aver assistito all’omicidio del padre, insieme ad altri familiari, il ragazzo ha raccolto la pistola che era caduta dalle mani di Sortino, che nel frattempo era a terra ferito. Il giovane ha cercato di sparare al poliziotto, ma fortunatamente non è riuscito nel suo intento.
Il video dell’aggressione a Sortino
È indagato per omicidio il poliziotto che ieri a Crotone ha sparato a un uomo che aveva provocato un incidente, uccidendolo. L'agente è stato poi picchiato e ferito gravemente dai parenti della vittima pic.twitter.com/W5L1bONPKg
— Tg3 (@Tg3web) October 8, 2024
Ha raccolto l’arma da terra
Il figlio di Francesco Chimirri ha tentato di togliere la vita all’agente G.S., il poliziotto 37enne accusato di aver ucciso suo padre, raccogliendo da terra l’arma usata dall’agente. Questo è quanto emerge dalle prime ricostruzioni della Procura, che sta indagando sui drammatici eventi avvenuti a Crotone il 7 ottobre. Dopo che Chimirri, 44 anni, è stato ferito a morte e deceduto durante il trasporto in ospedale, il viceispettore è stato aggredito a calci e pugni da alcune persone presenti sulla scena. Ora, oltre ad essere indagato per l’omicidio, anche il figlio della vittima è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di tentato omicidio.
Secondo alcune fonti, tra cui il Corriere della Sera, il tentativo del giovane di sparare al poliziotto sarebbe stato ripreso in un video, girato nei caotici momenti successivi all’omicidio del padre. La Procura, in un comunicato ufficiale, ha ricostruito i fatti che hanno portato alla morte di Chimirri, un pizzaiolo molto noto sui social e padre di quattro figli. Tutto sarebbe iniziato da un incidente stradale avvenuto a Isola Capo Rizzuto, vicino a Crotone, a cui aveva assistito il poliziotto, libero dal servizio e in abiti civili.
Chimirri, invece di fermarsi per chiarire le responsabilità del sinistro, avrebbe deciso di fuggire. Il poliziotto, vedendo l’accaduto, lo avrebbe inseguito fino a raggiungerlo a Crotone, nel quartiere “Lampanaro”, un’area già nota per la presenza di pregiudicati. Qui, dopo aver bloccato l’auto, il viceispettore sarebbe sceso e, qualificandosi, avrebbe chiesto spiegazioni a Chimirri. Secondo la Procura, questo avrebbe provocato una “brutale aggressione” nei confronti dell’agente e una “violenta colluttazione”, al termine della quale il poliziotto avrebbe sparato tre colpi, di cui solo uno letale.
Proprio durante il caos successivo, il figlio di Chimirri avrebbe raccolto la pistola caduta dalle mani del poliziotto e tentato di usarla contro di lui, senza però riuscire.