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“Cometa del secolo” colpita da violenta espulsione solare: quando e dove vederla

Pubblicato: 09/10/2024 22:15

Nel giorno in cui la cosiddetta “cometa del secolo” ha raggiunto il picco di luminosità, diventando visibile al tramonto e a occhio nudo nell’emisfero settentrionale, un evento ad alta energia ha interrotto il suo tranquillo viaggio nel Sistema solare. Questa “palla di ghiaccio”, ufficialmente denominata C/2023 A (Tsuchinshan-ATLAS), è stata infatti colpita da una potente espulsione di massa coronale (CME) dal Sole, un flusso di particelle cariche elettricamente altamente energetiche.
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L’evento è stato associato a un brillamento solare di Classe X 1.8, che è durato oltre 5 ore a partire dalle prime ore di mercoledì 9 ottobre. Le spettacolari immagini dell’eruzione, catturate dai coronografi LASCO del Solar and Heliospheric Observatory (SOHO), mostrano la cometa con la sua lunga coda proprio di fronte al Sole. Si ritiene che la cometa, proveniente dalla Nube di Oort, possa essere stata colpita in pieno dal flusso di particelle solari, ma le immagini dell’impatto diretto non sono ancora disponibili.

Cosa succede quando una cometa viene investita

Quando una cometa viene investita da una CME, spesso si verifica un “evento di disconnessione”, in cui la coda della cometa viene temporaneamente strappata dall’impatto con il vento solare. Le code delle comete, composte da gas e polveri generate dalla sublimazione del ghiaccio a contatto con il calore del Sole, sono particolarmente vulnerabili a questi eventi. Il 27 settembre, la cometa ha raggiunto il perielio, il punto di massima vicinanza al Sole, ma rimane ancora soggetta agli effetti della nostra stella. Impatti simili sono già stati osservati in passato, come nel caso della “cometa del Diavolo” 12P/Pons-Brooks lo scorso aprile, o delle comete Encke, Nishimura e C/2022 E3 (ZTF), nota come “cometa dei Neanderthal”. Nelle prossime ore potrebbe arrivare anche l’immagine della “cometa del secolo” senza coda.

Nel frattempo, un’altra espulsione di massa coronale diretta verso la Terra potrebbe offrire uno spettacolo astronomico altrettanto affascinante. Secondo lo Space Weather Prediction Center della NOAA, è prevista per domani una tempesta geomagnetica di Classe G4, con la possibilità di vedere l’aurora boreale anche nei cieli italiani, come avvenuto a maggio. L’arrivo del flusso di particelle è atteso entro le 18:00 ora italiana, ma poiché le aurore sono visibili solo al buio, esiste il rischio di perdere questo evento spettacolare. Tuttavia, vista l’imprevedibilità di questi fenomeni, non è escluso che la tempesta possa prolungarsi fino alla serata, offrendo la possibilità di ammirare l’aurora. Non resta che sperare in cieli sereni e attendere.

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