Si sono concluse tragicamente le ricerche di Colleen Monfore. La donna di 68 anni, originaria del Michigan, era in vacanza con il marito Mike in Indonesia per un tour di immersioni di sette settimane. Ma durante una di queste immersioni al largo dell’isola di Pulau Reong è scomparsa nel nulla. Ora arriva l’agghiacciante scoperta: i suoi resti sono stati ritrovati nello stomaco di uno squalo catturato da un pescatore nella vicina Timor Est.
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Il riconoscimento di Colleen Monfore è stato possibile soltanto grazie alle sue impronte digitali. Anche se le autorità indonesiane proseguono le indagini su quanto accaduto, propendono con pochi dubbi sull’ipotesi dell’attacco dello squalo. Ma alcuni amici della coppia, Rick e Kim Sass, esperti subacquei con oltre 40 anni di esperienza, contestano questa versione e avanzano l’ipotesi che Colleen sia stata invece vittima di un malore e che lo squalo l’abbia mangiata quando era già morta.
I dubbi degli amici di Colleen
“Conoscevamo Colleen da 30 anni. – racconta Rick Sass al New York Post – Abbiamo fatto innumerevoli immersioni insieme, a Bali, nelle Filippine, all’atollo di Bikini. Era un’esperta subacquea, sapeva esattamente cosa stava facendo”. “Nel punto di svolta c’era una corrente discendente, ma era gestibile. – spiega invece Kim Sass su Facebook – Ho fatto facilmente più di 1.000 immersioni con questa donna straordinaria. Non credo che sia stato l’ambiente e certamente non uno squalo a causare la sua morte”.
Secondo la loro versione, Colleen Monfore si sarebbe separata dal gruppo a causa di una forte corrente, ritrovandosi a circa 7 metri di profondità con soltanto metà bombola d’aria. “Probabilmente ha avuto qualche tipo di problema medico in acqua. – questa l’ipotesi di Rick Sass – Non avrebbe mai voluto che uno squalo fosse incolpato per questa tragedia. Mike non dorme quasi più”.