Il violento omicidio della psicoterapeuta Letizia Girolami, 72 anni, ha sconvolto la comunità di Arezzo, portando alla luce una tragedia nata da un banale litigio per la scomparsa di alcuni pulcini di pavone. La donna è stata uccisa lo scorso sabato nel parco del casolare dove viveva con il marito, per mano di Irfan Rana Mohamed, 37 anni, di origini pachistane. Il movente del delitto, secondo le prime ricostruzioni delle autorità, sarebbe scaturito da un acceso confronto relativo alla sparizione degli animali allevati dalla vittima.
Rana, ex compagno della figlia della psicoterapeuta, viveva da qualche tempo nella proprietà dei suoceri, dove li aiutava nei lavori quotidiani. I rapporti tra l’uomo e la famiglia sembravano sereni, con Rana che considerava il marito di Letizia un “grande amico”. Tuttavia, quel rapporto si è spezzato tragicamente nel corso della mattinata di sabato, quando Letizia e Rana sono usciti insieme per controllare lo stato degli animali dopo un forte temporale. La scoperta della scomparsa dei pulcini ha fatto scattare una lite che ha avuto esiti drammatici.
Girolami avrebbe avuto una reazione furiosa, accusando inizialmente il marito assente e rivolgendosi poi contro Rana, accusandolo di non aver fatto abbastanza per proteggere gli animali. Secondo la confessione rilasciata agli inquirenti, l’uomo ha dichiarato di aver perso il controllo e di aver reagito in un momento di rabbia incontrollata. Ha afferrato una vanga trovata sul posto e ha colpito la donna, uccidendola. Preso dal panico, Rana ha tentato di allontanarsi e si è diretto verso Prato con l’intenzione di trovare lavoro, ma è stato fermato e arrestato dai Carabinieri poche ore dopo. Ora si trova in custodia nel carcere di Arezzo con l’accusa di omicidio volontario.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Angela Masiello e dalla procuratrice Gianfederica Dito, sono in corso per chiarire ulteriori dettagli sul delitto e sulle dinamiche che hanno portato a questa esplosione di violenza. Giovedì 10 ottobre verrà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima a Siena, con l’obiettivo di fornire risposte più precise e contribuire a ricostruire ogni aspetto di questo tragico evento.