Una testimonianza forte, con accenni di disperazione per ciò che gli è successo. Stefano, ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio su Rete 4, ha raccontato un episodio drammatico che ha profondamente segnato la sua vita. La sua auto elettrica, parcheggiata nel garage, ha preso fuoco, provocando danni ingenti alla sua abitazione.
“Due domeniche fa” ha testimoniato l’uomo, “mi sono svegliato alle 7.45 perché dovevo andare a trovare mio padre in una Rsa. Alle 8, ero in bagno, ho sentito una forte esplosione, la casa ha vibrato”, ha spiegato la vittima di questo disastro, descrivendo il momento dell’incidente.
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— mario usai (@marious000) October 11, 2024
“Ho capito che si trattava dell’auto”
L’uomo ha spiegato di aver inizialmente confuso l’esplosione per un rumore estraneo, ma poi ha compreso la gravità della situazione. “Lì per lì non ho capito cosa fosse successo, poi ho realizzato che veniva dalla taverna. Sono andato giù e sono stato investito dal fumo, a quel punto ho capito che si trattava dell’auto“.
Del Debbio ha chiesto: “E perché è esplosa quest’auto?“. “Bella domanda”, ha risposto Stefano, che ha anche precisato che l’auto non era in carica al momento dell’incidente: “Io l’avevo caricata il giorno prima perché sapevo che avrei dovuto fare un po’ di chilometri”. Il conduttore ha chiesto se un meccanico avesse fornito spiegazioni sull’accaduto. L’uomo ha confermato che “adesso sono in corso delle indagini, la macchina aveva solo due anni“.
Dopo l’esplosione, Stefano, sua moglie e i loro due cani sono riusciti a mettersi in salvo. “Abbiamo chiamato i Vigili del Fuoco, che hanno constatato che la causa era stata la macchina. Casa e macchina erano assicurate, quindi ora ci sono i periti che stanno facendo i controlli. La casa è completamente distrutta e inagibile“, ha concluso con rassegnazione.
“Sarebbe stata una tragedia”
Fortunatamente, i danni sono stati solo materiali. Stefano ha riflettuto sulla fortuna di non avere i figli con sé quel weekend: “Io e mia moglie siamo entrambi separati e per fortuna quel weekend non avevamo i nostri figli con noi. Perché capita spesso che i bimbi siano giù in taverna con amici a giocare, sarebbe stata una tragedia…”.