
Il virus dell’influenza è già arrivato e sembra particolarmente aggressivo quest’anno. In Australia, il ceppo H1N1pdm ha causato la seconda stagione influenzale più intensa degli ultimi dieci anni, con un aumento dei casi e della gravità dei sintomi. Anche da noi ci si prepara ad affrontare una situazione simile. Ma come possiamo difenderci e, soprattutto, curarci in caso di contagio?
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I sintomi da tenere d’occhio
Attenzione ai classici sintomi dell’influenza, quali: febbre alta, tosse, dolori muscolari, mal di testa e stanchezza. Alcuni pazienti possono avere anche nausea, vomito o diarrea, sintomi più comuni nei bambini. Questi disturbi possono variare in intensità, ma è sempre importante prendersene cura fin da subito.
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Il rimedio più efficace? Riposo e idratazione
Restare a casa è il modo migliore per affrontare l’influenza. Al caldo, e bere molta acqua. Questo aiuta a prevenire la disidratazione. Se la febbre è alta o i dolori sono forti, si può ricorrere a farmaci come il paracetamolo o l’ibuprofene. Ma attenzione: niente scuola o lavoro fino a quando non ci si sente completamente guariti, di solito dopo una settimana.
Chi deve prestare più attenzione
Non tutti reagiscono allo stesso modo al virus influenzale. Alcune persone, come gli anziani sopra i 65 anni, le donne incinte o chi soffre di malattie croniche, devono essere più prudenti. Anche chi ha un sistema immunitario debole, magari a causa di trattamenti come la chemioterapia, potrebbe avere bisogno di una visita dal medico. Se compaiono sintomi gravi come difficoltà respiratorie, dolore al petto o tosse con sangue, è fondamentale chiedere assistenza sanitaria subito.
I farmaci antivirali: quando servono davvero?
Non sempre è necessario assumere antivirali. Questi farmaci, come l’oseltamivir (Tamiflu) o lo zanamivir (Relenza), vengono prescritti solo in casi selezionati. Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consigliano di usarli soltanto per ridurre il rischio di complicazioni in soggetti fragili. Inoltre, devono essere somministrati entro 48 ore dall’inizio dei sintomi per essere efficaci. Non sono però privi di effetti collaterali, quindi è bene assumerli solo su indicazione medica.
Come proteggere i bambini
Anche per i bambini, il trattamento dell’influenza prevede riposo, idratazione e antipiretici per alleviare febbre e dolori. Nei piccoli più vulnerabili, come quelli con malattie croniche, potrebbe essere necessaria una terapia antivirale. Ma, come per gli adulti, è importante intervenire nei primi due giorni dalla comparsa dei sintomi per ottenere i benefici maggiori.
Prevenzione: il vaccino e le buone abitudini
Il vaccino antinfluenzale resta la miglior arma di prevenzione, soprattutto per le categorie a rischio. Ma non basta: rispettare alcune semplici regole igieniche aiuta a ridurre il contagio. Coprire bocca e naso con un fazzoletto quando si starnutisce, lavare spesso le mani con acqua e sapone e usare soluzioni alcoliche sono gesti fondamentali. Anche evitare di toccarsi il viso con le mani sporche è una buona abitudine. Infine, se si è ammalati, è meglio rimanere a casa per non diffondere il virus.