Il ciclone Kirk è arrivato in Italia, portando piogge intense e maltempo soprattutto nelle regioni del Nord. Questo sistema, però, non è un semplice ciclone tropicale come altri che abbiamo visto, ma si tratta di un ciclone post-tropicale. Ma cosa significa? E quali effetti sta causando nel nostro Paese?
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Che cos’è un ciclone post-tropicale
Kirk ha iniziato il suo percorso come ciclone tropicale, con caratteristiche tipiche come il nucleo caldo e una circolazione simmetrica. Però, dopo aver attraversato l’Atlantico e aver raggiunto latitudini più alte, il suo comportamento è cambiato. Secondo la climatologa Claudia Paquero, i cicloni post-tropicali si formano quando un ciclone tropicale, spostandosi verso zone più fredde, perde le sue caratteristiche originarie e si trasforma. Questo è successo a Kirk, che, partito come uragano nelle acque calde vicino a Capo Verde, ha subito una metamorfosi fino a diventare un ciclone extratropicale.
Differenze tra cicloni tropicali ed extratropicali
I cicloni tropicali, come spiega la Protezione Civile, si alimentano grazie alla condensazione del vapore acqueo. Questo è possibile solo nelle zone più calde, come quelle vicine all’equatore, dove la temperatura dell’oceano è molto alta. I cicloni extratropicali, invece, prendono energia dalla differenza di temperatura tra masse d’aria calde e fredde. La collisione di queste masse d’aria crea il sistema che porta maltempo.
Come si è evoluto Kirk
Kirk è nato come uragano a fine settembre nell’arcipelago di Capo Verde. Grazie alle calde acque dell’Atlantico centrale, ha guadagnato rapidamente forza, raggiungendo la categoria 4. Poi, spostandosi verso Nord, ha incontrato acque più fredde e la corrente occidentale. Qui ha perso potenza, modificando la sua struttura e diventando un ciclone post-tropicale.
Il 7 ottobre, il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha confermato che Kirk non era più un ciclone tropicale, ma si era trasformato in un “potente ciclone extratropicale”. Da lì ha continuato il suo viaggio, portando il maltempo in Francia e poi in Italia.
Gli effetti di Kirk sull’Italia
Da ieri, il fronte di maltempo legato a Kirk ha iniziato a colpire il Nord Italia. Piogge forti e temporali si sono abbattuti su diverse regioni, creando disagi alla circolazione e allagamenti in alcune zone. Il ciclone non è più pericoloso come nella sua fase tropicale, ma rimane comunque capace di portare piogge abbondanti e venti forti. Le previsioni dicono che il maltempo potrebbe estendersi anche al Centro Italia nei prossimi giorni, con possibili alluvioni nelle aree più colpite.