Il premier Giorgia Meloni è tornata a parlare della vicenda legata al dossieraggio sui conti bancari, sottolineando la necessità di fare chiarezza su questa vicenda. In un’intervista al Tg5, Meloni ha dichiarato: “Spero che una spiegazione arrivi dalla magistratura”, aggiungendo di sentirsi la persona più dossierata d’Italia, ma che la sua vita è stata passata al setaccio senza che emergessero particolari compromettenti. “Forse è proprio per questo che sono così dossierata”, ha aggiunto. “Io sono la persona più dossierata d’Italia, dirò che nel dramma c’è la buona notizia. E la buona notizia è, intanto, che la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente. E forse questa è anche la ragione per la quale io sono così dossierata”.
Meloni ha espresso la sua preoccupazione per l’esistenza di “gruppi di pressione” nel Paese che non accetterebbero di avere al governo persone “non ricattabili”. “Forse cercano di liberarsene con altri mezzi”, ha detto, lasciando intendere che tali gruppi potrebbero tentare di utilizzare il mercato delle informazioni illegali per indebolire figure non controllabili. Ha poi paragonato la situazione al fenomeno dei ladri che vendono informazioni rubate a ricettatori e ha ribadito l’importanza di scoprire chi sia il destinatario di tali informazioni.
Nel contesto della vicenda dossieraggio, il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) ha annunciato che ascolterà il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e prevede nuove audizioni per il sottosegretario Alfredo Mantovano e per Elisabetta Belloni, capo del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza).
Meloni ha affrontato anche altre questioni di attualità. Riguardo allo stallo sulla nomina di un giudice alla Corte Costituzionale, ha dichiarato che il suo governo ha il diritto di fare le proprie proposte, ricordando che la Costituzione impone di eleggere un nuovo giudice entro 30 giorni dalla vacanza, anche se ormai sono passati 10 mesi.
Sulla Manovra finanziaria, Meloni ha parlato delle difficoltà derivanti dalla gestione di risorse limitate, sottolineando che se non ci fossero stati gli ingenti costi del Superbonus (120 miliardi di euro spesi per ristrutturare meno del 4% delle case italiane), oggi ci sarebbero maggiori fondi per sostenere gli stipendi, la sanità e le pensioni.
In merito alla sanità, Meloni ha annunciato che il governo intende aumentare ulteriormente le risorse destinate al settore, respingendo le critiche della sinistra e definendo “fake news” le accuse di voler aumentare le tasse. Ha concluso ribadendo l’impegno del suo esecutivo a ridurre la pressione fiscale e a portare avanti politiche di sostegno per gli italiani.