I calciatori sono sempre più stremati da un calendario che non lascia spazio al recupero fisico e mentale. Per questo l’Associazione Italiana Calciatori (AIC), insieme ad altre organizzazioni del settore, ha presentato un reclamo formale alla Commissione Europea contro la FIFA, accusandola di abuso di posizione dominante nella gestione del calendario internazionale.
Il reclamo si concentra in particolare sulle nuove competizioni come il Mondiale per club 2025 e il Mondiale 2026, competizioni che porteranno a un aumento esponenziale delle partite. Secondo il sindacato internazionale dei calciatori, i top club europei vedranno aumentare le partite stagionali di almeno 15 unità, costringendo i giocatori più impiegati a disputare oltre 80 gare in una stagione.
Il problema del calendario: “Troppo stress e infortuni”
Le leghe e i calciatori lamentano un calendario intasato che mette a rischio la loro salute. Secondo i dati AIC, i giocatori corrono il 50% in più rispetto a dieci anni fa e metà del minutaggio di una squadra è concentrato su pochi giocatori. Il presidente dell’Associazione dei calciatori, Umberto Calcagno, ha sottolineato: “Il calcio sta diventando insostenibile, sia dal punto di vista fisico che spettacolare. Senza interventi, lo sport perderà attrattiva”.
Infortuni in aumento: la proposta di Volpi
Piero Volpi, responsabile medico dell’Inter, ha evidenziato l’aumento degli infortuni, soprattutto alle ginocchia, e ha proposto alcune soluzioni: “Servono almeno sette sostituzioni per gestire meglio i carichi e ridurre il numero di squadre nei campionati per avere più allenamenti e recuperi”. Volpi ha ribadito che è necessario un tavolo di confronto che includa anche i medici per tutelare la salute dei calciatori.
Ora i calciatori e i loro rappresentanti auspicano che la Commissione Europea prenda in considerazione il reclamo per introdurre riforme che proteggano non solo gli atleti, ma anche l’equilibrio e la competitività del calcio europeo.