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Contributi dalle banche, tagli ai ministeri e modifiche alle detrazioni: Manovra, le ultime mosse del governo

Pubblicato: 15/10/2024 20:59

Dalla proroga del bonus per le ristrutturazioni della prima casa alle pensioni, passando per le misure a favore di famiglie e imprese, il Consiglio dei ministri si riunisce per discutere la legge di Bilancio. Questa manovra si prevede avrà un costo compreso tra i 23 e i 25 miliardi, di cui 9 rappresenteranno deficit. La riunione, convocata per martedì 15 ottobre alle 20, dovrà esaminare il Documento programmatico di bilancio per l’Unione europea, da inviare a Bruxelles entro la mezzanotte, oltre alla legge di Bilancio e al decreto fiscale ad essa collegato.
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Secondo il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, si prevede che le banche contribuiscano con un importo di 3-4 miliardi. Non si prevede, invece, un aumento delle imposte sulle società o dell’Irap. Tajani ha ribadito ai giornalisti che non ci saranno nuove tasse e ha spiegato la natura dell’accordo con le banche: “Non si tratta di una tassa, ma di una soluzione concordata che non spaventa i mercati e tiene in considerazione le piccole banche”. Anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha confermato il sostegno delle banche, suggerendo che potrebbero fare di più rispetto a quanto fatto dai governi precedenti.

Invece, ci saranno tagli ai ministeri del 5%, mentre gli enti locali e i comuni dovrebbero essere esonerati da questi ridimensionamenti, e si prevede che la spesa sanitaria rimanga intatta. Il ministro della Salute, Schillaci, ha mostrato ottimismo riguardo a un possibile incremento dei fondi per la salute, con un surplus di circa 3 miliardi rispetto ai 5 miliardi stanziati nella scorsa legge di bilancio.

Tra le misure principali troviamo la riduzione del cuneo fiscale e la revisione degli scaglioni dell’Irpef, che costituiranno oltre la metà della manovra. Ci sarà un intervento graduale sul cuneo, con un contributo per i redditi fino a 20 mila euro che sarà gratuito per poi trasformarsi in fiscale e aumentare le detrazioni per i redditi da lavoro fino a 35 mila euro. Inoltre, è in lavorazione un nuovo schema di detrazioni, con un importo massimo calibrato secondo la composizione del nucleo familiare, introducendo elementi di «quoziente familiare».

Si prevede anche la proroga del bonus ristrutturazioni al 50% fino al 2025, come anticipato dal viceministro dell’Economia, per mantenere l’agevolazione sulle prime case. Il governo si prepara a esaminare il Documento programmatico di bilancio e lo schema di decreto fiscale, con l’obiettivo di approvare entrambi entro il 20 ottobre.

In aggiunta, si aspettano conferme sugli sgravi per i lavoratori dipendenti e la diminuzione delle aliquote Irpef. È prevista una riforma del welfare aziendale, con aliquote ridotte e detassazione per i fringe benefit. Si spera anche di ottenere più risorse per il settore sanitario, ma è ancora da chiarire se ci saranno fondi per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Anche la situazione riguardante il potenziale contributo delle banche all’economia e l’eventuale aumento della flat tax per gli autonomi è ancora in discussione. Le questioni sulla previdenza sociale rimangono aperte.

Infine, si prevede che il Consiglio dei ministri discuterà anche di un decreto per la revisione delle accise, come evidenziato in una nota di Palazzo Chigi.

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