
Costretta a riferire della malattia che sta affrontando e a valutare le vie legali per difendersi dalle becere offese sul suo aspetto fisico. La sindaca di Latina, Matilde Celentano, ha deciso di reagire agli insulti ricevuti sui social e riferiti in particolare a un suo presunto ricorso alla chirurgia estetica. Le accuse, secondo cui sarebbe “rifatta”, si sono moltiplicate negli ultimi mesi, ma Celentano ha spiegato che i cambiamenti nel suo fisico sono dovuti alle terapie per combattere un tumore.
Già ad agosto, durante un intervento in Consiglio comunale, aveva rivelato di aver affrontato un percorso terapeutico, che includeva chemioterapie adiuvanti e trattamenti a base di cortisone. La sindaca ha sottolineato quanto sia stato difficile affrontare non solo il dolore fisico, ma anche quello psicologico, acuto dalle cattiverie online.
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È intollerabile – ha sottolineato la sindaca nella nota – che debba essere giudicata non per l’operato che attiene alla funzione di sindaco, ma per il sospetto di ricorrere alla chirurgia estetica. Sono consapevole di essere un personaggio pubblico e mi prendo anche le critiche, ma deve finire questo attacco alle donne che fanno ricorso a interventi migliorativi della propria estetica, dietro i quali ci potrebbero essere problemi psicologici e di salute”.
“Ho già chiarito pubblicamente i motivi per i quali il mio fisico ha subito modifiche transitorie, dovute alle terapie a cui mi sono sottoposta per la cura di un tumore, ma in ogni caso – ha proseguito Celentano – anche qualora fossi ricorsa a interventi di chirurgia estetica, nessuno ha il diritto di giudicare non soltanto me ma tutte le donne che avessero fatto scelte simili. Lo trovo un attacco becero e irrispettoso della persona”.
“La derisione del corpo e la discriminazione di una persona per il suo aspetto fisico sono configurabili nel body shaming. Una pratica che va fortemente condannata. In queste ore, ho trovato scritto sui social commenti di questo genere: ‘Io l’ho incontrata una sera a cena e vi assicuro che adesso è tutta rifatta in viso, ecco i soldi che fine fanno. Sti politici, è tutto un magna magna‘. E ancora: ‘Le labbra a canotto no’. E poi altri insulti ricevuti nella giornata di ieri (lunedì 14 ottobre, ndr) che si aggiungono a quelli dei mesi passati subiti durante la malattia. Ce ne è abbastanza per indurre chiunque a reagire facendo ricorso alle vie legali”, ha concluso la sindaca.