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Migranti Albania, oggi arrivati in 16 ma 4 sono tornati in Italia

Pubblicato: 16/10/2024 22:44

Il porto di Shengjin, in Albania, è stato il punto d’arrivo inatteso per 16 migranti, provenienti da Bangladesh ed Egitto, intercettati in mare nella notte di domenica scorsa mentre cercavano di raggiungere l’Italia. Questi migranti, i primi a essere trasferiti in Albania nell’ambito del nuovo accordo tra Roma e Tirana, sono stati sbarcati dalla nave Libra della Marina Militare italiana e trasferiti nel campo di accoglienza di Gjader, dove saranno sottoposti a procedure accelerate di frontiera.
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Tra i 16 migranti, due si sono dichiarati minorenni e, poiché il trattato si applica solo ai maschi adulti, sono stati trasferiti nuovamente su una motovedetta diretta in Italia per essere valutati negli hotspot italiani. Altri due sono stati riportati sulla nave per motivi di salute, anche loro destinati a ricevere cure in Italia.

L’operazione si inserisce nel controverso accordo siglato tra Italia e Albania, che prevede il trattenimento di migranti in territorio albanese per velocizzare le pratiche di asilo o, in caso di diniego, procedere con il rimpatrio. I migranti trasferiti a Gjader resteranno nel centro di accoglienza in attesa dell’esito delle loro richieste di asilo; chi verrà respinto sarà trattenuto in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) all’interno dello stesso campo, dove è stata allestita anche una piccola struttura detentiva per chi dovesse commettere reati.

L’arrivo della nave militare nel porto albanese è avvenuto mercoledì mattina, quando la nave Libra ha attraccato a Shengjin. Le operazioni di sbarco sono avvenute sotto la supervisione delle forze di polizia italiane, con un protocollo rigoroso che ha incluso controlli sanitari e l’identificazione dei migranti, un processo che ha richiesto più tempo del previsto, concludendosi solo in tarda serata.

Il trasferimento dei migranti è avvenuto in un clima relativamente tranquillo nella piccola cittadina albanese, dove la popolazione locale ha accolto la situazione con indifferenza o solidarietà. Alcuni residenti, come Marash Prekbibaj, che gestisce un negozio di fronte al porto, hanno dichiarato di non avere nulla contro i migranti, ricordando che molti albanesi in passato si sono trovati nella stessa condizione di dover emigrare.

Tuttavia, non è mancato un piccolo gruppo di attivisti, giunti da Tirana, per protestare contro l’accordo Italia-Albania. Armati di uno striscione con la scritta “The European dream ends here” e un’immagine del premier albanese Edi Rama insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, hanno accusato i due leader di aver siglato un accordo che viola i diritti umani e che potrebbe costituire un pericoloso precedente per l’Europa. Sidorela Vatnikaj, una delle attiviste, ha espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza attorno al patto, criticando quello che considera un approccio autoritario da parte di entrambi i governi.

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Ultimo Aggiornamento: 28/01/2025 09:09

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