Il caso doping che vede protagonista Jannik Sinner evidentemente non è proprio andato giù a qualcuno. È il caso del collega del numero uno del mondo, il tennista australiano Nick Kyrgios. Da quando è uscita la notizia che il campione italiano è risultato positivo ad un controllo per una contaminazione da Clostebol (sostanza considerata doping a tutti gli effetti), Kyrgios ha iniziato a picchiare duro sui social, lasciando intendere di non credere alla buona fede del collega. Dopo diverse pesanti accuse, ora l’australiano decide di puntare ancora più in alto condividendo un post di una utente che lancia illazioni gravissime contro Sinner.
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Sinner era stato trovato positivo a un controllo antidoping effettuato durante il torneo di Indian Wells, positività riscontrata anche pochi giorni dopo a Miami. Il processo è partito subito e, nel mese di agosto scorso, si è concluso con una assoluzione piena del tennista italiano.
Contaminazione da Clostebol che però resta conclamata ed è stata causata, secondo la versione ufficiale, da una pomata che il suo ex preparatore, Giacomo Naldi, aveva usato per sé stesso e che è penetrata nella sua pelle durante una sessione di massaggi. Ora si attende l’esito del ricorso contro la sua assoluzione, avanzato dall’agenzia antidoping Wada.
Il post contro Sinner condiviso da Kyrgios
Ma Kyrgios evidentemente non crede a questa versione dei fatti. Per questo decide di condividere sul suo profilo X il post di una certa Laure Reevi, la quale a sua volta aveva condiviso uno status di Sky Sport, che ricordava i titoli vinti da Sinner nel 2024, commentandolo in questo modo: “Il Clostebol serve a mascherare cicli di doping pesante. Loro avevano lo spray nella borsa per avere un ALIBI. Nell’arco di 5 minuti loro hanno saputo della contaminazione. E andiamo!!!“. Accuse degne di querela da parte di Jannik Sinner, quelle messe nero su bianco dalla signora, ma che però Kyrgios non si è fatto scrupolo a ripostare.