
Il caso della piccola Silvia di Martinsicuro, bimba disabile affetta da encefalopatia epilettica, ha fatto molto discutere. Il direttore generale dell’Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, interviene a chiarire: «Silvia può andare a scuola da subito, l’infermiere c’è». Di Giosia ha ribadito che l’azienda sanitaria ha fatto tutto il possibile per garantire l’assistenza alla bambina. «Abbiamo superato le competenze previste, tamponando la situazione per permettere a Silvia di frequentare la scuola», ha detto durante un’intervista a Tgcom24.
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Risponde l’Asl: “L’infermiere è disponibile”
L’Asl di Teramo, secondo Di Giosia, ha messo in campo il massimo sforzo per offrire un supporto adeguato. «Nonostante il decreto legislativo 66/2017 non preveda assistenza infermieristica individuale in classe, abbiamo trovato un infermiere per Silvia grazie all’Assistenza domiciliare integrata (Adi)», ha aggiunto. La soluzione è temporanea, ma coprirà l’anno scolastico in corso in attesa che la Regione legiferi per colmare il vuoto normativo.
Sonia Costantini, la mamma di Silvia, però, non è soddisfatta. Ha deciso di non ritirare la petizione online, che chiede una soluzione definitiva. «Non posso accettare soluzioni temporanee. Chiedo che l’assistenza sia legittimata da un protocollo o atto deliberativo firmato dal direttore generale e sanitario dell’Asl», ha dichiarato la donna, che è anche presidente dell’associazione “Insieme per Silvia SCN2A”.
“La scuola è iniziata per tutti, ma mia figlia non c’è”
La mamma di Silvia, Sonia, continua la sua battaglia per la figlia, chiedendo l’intervento della Regione Abruzzo e del Ministero della Salute. «La scuola è iniziata per tutti, ma mia figlia non c’è», ha sottolineato con amarezza. Spera che questa vicenda possa portare a una riforma che garantisca assistenza sanitaria scolastica a tutti i bambini con disabilità gravissime, non solo a livello locale ma in tutto il Paese.