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“Ora basta, è un nostro diritto!” Del Debbio scatenato a Fuori dal Coro infiamma la Rete

Pubblicato: 24/10/2024 11:04

Il tema dell’immigrazione e della sicurezza è tornato al centro del dibattito pubblico durante l’ultima puntata di Fuori dal Coro, il programma di approfondimento condotto da Mario Giordano su Rete 4. Al centro della discussione, le politiche di accoglienza del governo e la questione del trattenimento degli immigrati negli hub in Albania, voluto dall’esecutivo italiano. “L’Italia è davvero un Paese sicuro?”, si è chiesto Giordano.

Del Debbio: “Liberi di non essere accoltellati”

Paolo Del Debbio è apparso subito furioso per la situazione di insicurezza che si registra in molte città italiane. “C’è un diritto fondamentale, che è quello di circolazione all’interno del nostro Paese,” ha affermato, sottolineando con fermezza che muoversi liberamente significa non dover temere aggressioni o violenze. “Dobbiamo essere liberi innanzitutto di non essere fermati”, ha tuonato il popolare conduttore. “Ma soprattutto liberi di non essere accoltellati, di non essere menati, di non essere presi a calci,” ha dichiarato con un tono di esasperazione palpabile.

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Del Debbio ha messo in luce l’assurdità della situazione attuale, invitando a una riflessione profonda sulla sicurezza dei cittadini. Le sue parole hanno evidenziaro la frustrazione crescente verso la gestione delle dinamiche migratorie in tutta Europa, che molti percepiscono come inadeguata. “Non possiamo continuare a vivere in questo modo, con la paura di uscire di casa“.

Social scatenati dopo l’intervento

L’intervento di Paolo Del Debbio ha scatenato il Web, con un gran numero di reazioni da parte di utenti per lo più esasperati. Alcuni commenti esprimono forte disapprovazione verso la gestione dell’immigrazione, anche con toni molto duri.

“Bisogna raccogliere tutta la feccia che c’è in giro e rimandarli al loro Paese,” ha scritto un utente, sottolineando il tema della criminalità associata agli immigrati. Sentimenti che riflettono un diffuso malcontento tra una parte della popolazione, che vede l’immigrazione come una minaccia alla sicurezza delle città italiane. Come Trieste, citata nel commento e descritta come “in mano ai clandestini.”

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