È stato ritrovato vivo e in buone condizioni il piccolo Santiago, un neonato prematuro rapito dai genitori dal reparto di neonatologia dell’ospedale Robert-Ballanger di Aulnay-sous-Bois, vicino a Parigi. Le autorità hanno rintracciato il bambino, assieme ai suoi genitori, nei Paesi Bassi, nella serata di venerdì 25 ottobre. “I genitori di Santiago sono stati trovati in un hotel nella zona di Amsterdam. Il bambino era con loro. È vivo ed è stato curato dal punto di vista medico”, si legge nel comunicato stampa emesso dopo il ritrovamento e citato da Le Monde.
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Come sono stati ritrovati i genitori
La nota prosegue spiegando che il risultato è stato possibile grazie alle indagini condotte in Belgio, in coordinamento con la Procura, e alla collaborazione tra le forze di polizia olandesi e la polizia giudiziaria federale.
Enlèvement de Santiago : le nourrisson retrouvé vivant, avec ses parents, aux Pays-Bas https://t.co/XtLDpkg8HJ
— Le Monde (@lemondefr) October 25, 2024
La polizia di Amsterdam ha confermato di aver arrestato i due genitori in un hotel del centro città. “Un uomo e una donna sospettati di aver rapito il loro bambino prematuro sono stati fermati. Il neonato è attualmente ricoverato in ospedale per ricevere le cure necessarie”. L’auto della coppia era stata trovata martedì 22 ottobre in Belgio, e già giovedì 24 il procuratore del dipartimento di Seine-Saint-Denis, Eric Mathais, aveva emesso mandati d’arresto europei per entrambi, un uomo di 25 anni e una donna di 23.
Santiago, che aveva solo 17 giorni al momento del rapimento, è nato estremamente prematuro e ha bisogno di cure mediche urgenti, motivo per cui autorità e familiari avevano espresso “estrema preoccupazione” per le sue condizioni, chiedendo ai genitori di portarlo all’ospedale più vicino. Oltre ai genitori, altre tre persone sono state fermate: due uomini (di cui uno minorenne) e una donna, sospettati di averli aiutati nella fuga verso il Belgio. Secondo le autorità, i tre avrebbero ammesso di aver fornito assistenza alla coppia.
Vincent Macq, pubblico ministero della Procura di Tournai-Mons, ha commentato: “Questo è un perfetto esempio di cooperazione e assistenza giudiziaria reciproca. La giustizia belga ha agito su richiesta di quella francese. Ora, la questione sarà tra Olanda e Francia”. Le motivazioni dietro il rapimento restano ancora da chiarire, ma sembra che i genitori potessero temere di perdere la custodia del figlio, dato che il giorno del rapimento avevano avuto un colloquio con lo staff medico.