
Altavilla Milicia (Palermo) — Giovanni Barreca lascia il carcere. L’imbianchino è accusato della tragica uccisione della moglie Antonella Salamone e dei due figli Kevin e Emmanuel durante un presunto rito esorcista. La perizia psichiatrica, disposta dal gip di Termini Imerese, ha stabilito che l’uomo è incapace di intendere e volere. Barreca è sollevato quindi dalla responsabilità penale per l’atroce crimine avvenuto lo scorso febbraio.
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Barreca “non poteva rendersi conto delle proprie azioni”
I periti, incaricati dal giudice, hanno concluso che Barreca non poteva rendersi conto delle proprie azioni al momento della strage familiare. Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe compiuto il massacro in un tentativo di “purificazione dal demonio”, convinto della necessità di esorcizzare i suoi cari. La figlia diciassettenne di Barreca, secondo l’accusa, avrebbe avuto un ruolo nella vicenda, ma le indagini su di lei e sugli altri indagati proseguono separatamente.
In base alla decisione del Tribunale, Barreca verrà trasferito in una Rems, una struttura sanitaria che si occupa di pazienti con gravi disturbi psichiatrici che necessitano di misure di sicurezza. Nell’attesa di individuare la Rems più adatta, il Tribunale ha disposto il trasferimento dell’uomo in un centro idoneo temporaneo, dove verrà seguito sotto costante sorveglianza medica. Questa svolta chiude, per ora, il percorso giudiziario di Giovanni Barreca, protagonista di una delle vicende più drammatiche degli ultimi anni in Sicilia.