Vai al contenuto

Caso Visibilia, per i pm Santanchè va processata per falso in bilancio: “Sapevano ma hanno taciuto”

Pubblicato: 30/10/2024 15:34

Oggi si è svolta l’udienza relativa all’inchiesta per falso in bilancio che coinvolge la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Questa indagine si divide in due filoni; il secondo riguarda un procedimento per truffa aggravata ai danni dell’Inps.

Inizialmente, l’udienza era programmata per il 17 ottobre scorso, ma è stata rinviata a causa di un problema di salute del giudice. La ministra è sotto indagine per falso in bilancio in relazione alla gestione dei conti di Visibilia Editore. Il giudice si esprimerà non prima di fine novembre, poiché l’ultima udienza è fissata per il 26 di quel mese. Durante il pomeriggio si svolgeranno i primi interventi delle difese.
Leggi anche: Asya Giacomelli sognava di fare la modella, la sua vita spezzata a soli 19 anni: “Non si è mai abbattuta”

I pubblici ministeri di Milano, Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, hanno ribadito alla giudice dell’udienza preliminare, Anna Magelli, la loro richiesta di processo per la ministra e altri co-imputati, accusati di falso in bilancio legato a presunti malversazioni nella gestione di Visibilia Editore, una società quotata in Borsa. Prima di dare la parola ai pm, la giudice ha respinto la richiesta di ammissione del Codacons come parte civile.

La procura sostiene in aula che “tutti erano a conoscenza della situazione e hanno preferito rimanere in silenzio”. Sono 17 le persone indagate per falso in bilancio, tra cui la ministra, il suo compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garnero e l’ex compagno della senatrice Canio Giovanni Mazzaro, tutti con ruoli nella società. Inoltre, sono coinvolte tre aziende: Visibilia Editore spa, Visibilia srl in liquidazione e Visibilia Editrice srl.

La richiesta di processo coinvolge 15 persone oltre alla ministra Santanché, visto che uno degli indagati ha chiesto di patteggiare, mentre le aziende hanno raggiunto un accordo per sanzioni amministrative, su cui deve pronunciarsi il giudice.

L’intervento della procura, avvenuto a porte chiuse, è durato poco più di un’ora e ha ribadito i punti principali dell’inchiesta, iniziata a seguito di un esposto presentato da piccoli azionisti. Questi ultimi, rappresentati dall’imprenditore Giuseppe Zeno e dall’avvocato Antonio Piantadosi, hanno richiesto un controllo sui conti della spa, dal quale sarebbe emerso un significativo squilibrio finanziario già a partire dal 2016, compromettendo la società e portando a scelte dirigenziali che hanno quasi azzerato il valore azionario.

Nell’atto di chiusura dell’indagine, la procura evidenziava che 15 delle 17 persone coinvolte avessero omesso di svolgere un’adeguata verifica sull’attendibilità del bilancio rispetto alle risultanze contabili, pur avendo espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio di Visibilia Editore spa, con l’intento di ottenere un profitto ingiusto.

L’inchiesta della procura ha messo in luce “la sistematica incapacità dell’azienda di generare reddito”, utilizzando piani industriali ottimistici approvati dal consiglio di amministrazione, ma che contenevano previsioni di reddito operativo non rispettate, causando significativi scostamenti tra i risultati attesi e quelli reali, inducendo così in errore gli investitori e minacciando la continuità della società.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 30/10/2024 15:37

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure