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Stellantis, da Meloni a Schlein polemiche sul no di Elkann

Pubblicato: 30/10/2024 22:10

“Temo che a John Elkann sfuggano dei fondamentali della Repubblica italiana.” Con questa dichiarazione, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato la decisione di Elkann, presidente di Stellantis, di non presentarsi all’audizione parlamentare, pur confermando “la disponibilità a un dialogo franco e rispettoso,” come specificato da Elkann stesso in una lettera inviata ad Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera. Il rifiuto di Elkann ha generato critiche da entrambe le parti politiche.
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Meloni, durante un’intervista a Porta a Porta, ha puntualizzato che “un tavolo a Palazzo Chigi, un confronto con il Governo e la richiesta di audizione… da parte del Parlamento” sono contesti diversi e indipendenti. Ha aggiunto che “noi siamo una Repubblica parlamentare… questa mancanza di rispetto verso il Parlamento io me la sarei evitata.”

Elkann in difesa della sua posizione

In difesa della sua posizione, Elkann ha chiarito che Stellantis non si è affatto disimpegnata dall’Italia, bensì ha lavorato per “orientare la nostra attività verso il futuro con prodotti competitivi e innovativi.” Durante una conversazione con il presidente della Camera Lorenzo Fontana, Elkann ha ribadito il rispetto per il Parlamento, spiegando che la sua risposta a Gusmeroli rispecchiava l’intenzione di adeguarsi alle politiche industriali delineate nelle recenti mozioni approvate dall’Aula. Ha inoltre sottolineato “l’apertura al dialogo con tutte le istituzioni” e il costante impegno di Stellantis a rispettare le normative dei paesi in cui opera, inclusa l’Italia.

Elkann ha ricordato che il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, ha rappresentato l’azienda in audizione lo scorso 11 ottobre e che i sindacati stessi hanno mostrato “piena consapevolezza” delle sfide del settore automotive, una “sfida epocale” che, secondo Elkann, non può essere rimandata ma richiede un impegno concreto.

Meloni ha comunque espresso il desiderio di un confronto diretto con Stellantis, sostenendo che, per un’azienda nata grazie alle radici italiane, “sarebbe stato più che sensato andare in Parlamento ad ascoltare che cosa il Parlamento… avesse da dire.” Tuttavia, Elkann ha ribadito che Stellantis è una realtà con forti radici anche negli USA e in Francia, un assetto creato appositamente per affrontare le sfide di un mercato globale sempre più competitivo.

Nel colloquio con Fontana, Elkann ha sottolineato che gli investimenti, i contributi fiscali e previdenziali, e la formazione di competenze in Italia superano di gran lunga i contributi ricevuti, rivendicando con orgoglio la posizione di Stellantis come principale realtà industriale in Italia. Dalla nascita del gruppo nel 2021, Stellantis ha investito 2 miliardi di euro all’anno nel paese, un impegno che, ha ricordato Elkann, rappresenta un contributo fondamentale per l’industria nazionale.

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Ultimo Aggiornamento: 31/10/2024 08:51

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