Non è un giorno semplice, per il Pd, quello che segue la sconfitta alle regionali in Liguria. Una tornata elettorale combattuta, ma che alla fine ha visto esultare il centrodestra, con Giorgia Meloni a incassare festante: “Questo segnale di fiducia ci dà ancora più forza per proseguire in questa direzione, per costruire un futuro di concretezza e risultati per la nostra nazione”. Elly Schlein, dall’altra parte, ha invitato tutti a rimboccarsi le maniche e guardare avanti. Ma nel Pd, che pure è concentrato sulle prossime Regionali che verranno, non sono passati sotto silenzio quelli che vengono considerati i “passi falsi» della segretaria”, finita nel mirino.
Alessandro Alfieri, componente della segreteria dem, nonché esponente di spicco dell’area Bonaccini, ha aperto il confronto: “In Liguria, purtroppo, sono prevalsi i veti. E ai veti è seguito un errore politico, pensare che si dovesse scegliere tra il 6% di Conte e il 2% di Renzi che si leggevano nei sondaggi”. Il bersaglio è ovviamente Schlein. Stefano Bonaccini, che non smette di vestire i panni del presidente del partito, ci è andato più leggero: “Ora bisogna riflettere perché serve saper vincere“.
Lo stesso Orlando, seppure in maniera indiretta, ha criticato la strategia della segretaria mentre si sfoga con i suoi: “Avevo costruito un sistema di liste e poi ho visto saltarne una”. Il riferimento è alla civica con Iv dentro, che Conte non voleva e che dal Nazareno hanno lasciato cadere per i suoi veti. Schlein, insomma, si trova di colpo sotto attacco, considerata incapace di costruire una rete di alleanze vincente e un’efficace strategia. Le prossime tornate elettorali potrebbero essere fondamentali per la segretaria, di colpo in discussione.