Paolo Del Debbio non si nasconde, mai. Sia che sia al centro del suo studio di “Dritto e rovescio“, sia che sia ospite in qualche altro programma. Se deve dire una cosa, forte e chiara, la dice, anche se si tratta di prendere di petto Stellantis, il suo amministratore Tavares e gli Elkann stessi. E così, ospite del collega-amico Nicola Porro nella puntata del 4 novembre di “Quarta Repubblica“, su Rete4, Del Debbio ci è andato giù duro. Alla richiesta di un commento sulle ultime vicende che riguardano Stellantis (la ex Fiat), sempre più lontana dall’Italia e con gli operai italiani sempre più preoccupati per i tagli, il giornalista attacca: “È finito il tempo di continuare a farci prendere per il culo“. Un inizio fortissimo. Poi continua il suo ragionamento: “Sia per lo scarso senso istituzionale che hanno dimostrato e che stanno dimostrando, sia per quanto detto da Tavares in audizione parlamentare”.
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“Tavares smettesse di fare il portoghese, perchè di tutte le promesse fatte non ne hanno mantenuta alcuna.”#DelDebbio #quartarepubblica pic.twitter.com/SgjJd8wH3m
— Quarta Repubblica (@QRepubblica) November 4, 2024
Continua Del Debbio, che sul tema è una furia: “Tavares ha fatto una boriosa lezioncina. Dopo l’audizione parlamentare Calenda ha detto delle cose importanti, e io condivido anche le virgole di quello che ha detto. Allora a Tavares dico: la smettesse di fare il portoghese! Con tutto il rispetto per i portoghesi, questo è un modo di dire. Perché di tutte le promesse fatte, ad oggi non ne hanno mantenuta nemmeno una“. Intanto il capo di Stellantis visita la sede Maserati a Modena per affrontare la crisi del marchio con il nuovo ceo Santo Ficili e il team dirigenziale. Obiettivo: definire una strategia per riportare Maserati ai vertici, nonostante il calo del 60% delle vendite. La Fiom-Cgil accoglie Tavares con uno sciopero. La situazione è caldissima, mentre i titoli del gruppo precipitano in Borsa.