Rischio chimico. La catena Conad ha reso noto di aver richiamato dei filetti di alici dai supermercati per presenza di istamina oltre i limiti normativi consentiti. Cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni del lotto coinvolto e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione. L’istamina è una sostanza che può accumularsi nei pesci, in particolare quando non vengono conservati correttamente, e in alte concentrazioni può causare reazioni allergiche o intossicazioni alimentari nei consumatori. In questo caso, i controlli hanno rilevato livelli superiori al massimo consentito dalla normativa.
Come spiegato tra gli altri anche dalla Ulss 1 delle Dolomiti, l’intossicazione da istamina, nota anche come sindrome sgombroide si può verificare come risultato della decomposizione dell’istidina, un amminoacido presente nelle specie appartenenti alle famiglie Scombridae e Scomberascidae, tonno, sgombro, sarde, sardine, acciughe, da cui la patologia prende il nome.
Nel dettaglio, il prodotto interessato dal richiamo è venduto in vasetti di vetro da 156 grammi ciascuno (84 grammi il peso sgocciolato) con il numero di lotto 24165 e il termine minimo di conservazione fissato al 30 settembre 2025. Se avete acquistato uno dei prodotti del lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto. “Invitiamo i clienti che fossero in possesso del prodotto appartenente al medesimo lotto, a riportarlo al punto di vendita Conad dove è stato acquistato, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso” spiegano dalla catena di supermercati scusandosi per il disagio arrecato ai clienti.