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Germania, è crisi di governo: ministro cacciato all’improvviso

Pubblicato: 06/11/2024 21:44

Si sta affrontando quella che è una grave crisi politica. Il cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze, Christian Lindner, che aveva invocato nuove elezioni. Questo sviluppo arriva al termine di un vertice di maggioranza, volto a evitare una crisi di governo imminente ma, a quanto pare, senza esito positivo. Scholz ha radunato i leader della sua coalizione, composta da socialdemocratici, Verdi e liberali, nel tentativo di evitare una caduta dell’esecutivo proprio nel “momento peggiore”, alla vigilia della possibile rielezione di Donald Trump negli Stati Uniti. Con la Germania sull’orlo della recessione, la fragile stabilità della coalizione è ora più che mai a rischio.
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Le tensioni tra i partner della coalizione si concentrano su questioni di bilancio e di politica economica. Il vicecancelliere verde e ministro dell’Economia Robert Habeck ha fatto appello alla coesione, evidenziando la necessità di un governo “pienamente operativo” per affrontare le nuove sfide internazionali. “Questo è il momento peggiore per il fallimento del governo”, ha dichiarato Habeck, sottolineando che, con il ritorno di Trump al potere, serve una Germania unita e decisa. Anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier è intervenuto, parlando separatamente con Scholz e con l’opposizione conservatrice per cercare una via d’uscita a questa crisi.

Lindner, dal canto suo, aveva recentemente reso pubbliche delle proposte economiche divergenti rispetto alla linea centrista finora seguita dalla coalizione, con misure come la fine della “tassa di solidarietà” e un allentamento degli obiettivi climatici tedeschi, ritenuti troppo ambiziosi. Lindner ha parlato di “autunno delle decisioni”, minacciando l’uscita del suo partito dalla coalizione se non si arriverà a un compromesso. “Non fare nulla non è un’opzione”, ha dichiarato prima dell’ultimo incontro.

La tensione ha raggiunto livelli tali da portare persino la CDU/CSU a chiedere nuove elezioni. Jens Spahn, esponente di punta dei conservatori, ha insistito sulla necessità di un governo che possa dialogare con Trump “da pari a pari”. Il timore, tuttavia, è che nuove elezioni rafforzerebbero i conservatori e, soprattutto, potrebbero dare ulteriore slancio all’estrema destra di AfD. Scholz, quindi, ha invitato i suoi alleati al “pragmatismo” e non all’“ideologia”, per riuscire a governare fino alla fine naturale del mandato nel 2025. Tuttavia, i prossimi giorni potrebbero rivelarsi decisivi, poiché entro la prossima settimana il governo deve approvare il bilancio per il 2025.

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