Vai al contenuto

Crisi dell’auto, dopo Volkswagen tocca a Nissan: taglierà 9 mila posti di lavoro nel mondo

Pubblicato: 07/11/2024 14:40

Nissan annuncia una drastica riduzione della forza lavoro e della capacità produttiva. La casa automobilistica giapponese, terza più grande del Paese, taglierà 9 mila posti di lavoro nel mondo e ridurrà la produzione del 20 percento. Il drastico ridimensionamento risponde a un calo delle vendite ben superiore alle aspettative iniziali, alla crisi del mercato elettrico e alla forte concorrenza statunitense e cinese.
Leggi anche: Via libera Ue ai nuovi dazi sulle auto elettriche made in Cina: Audi chiude la fabbrica di Bruxelles a febbraio

Perdite preoccupanti

Le nuove previsioni di Nissan per il 2024 sono tutt’altro che rosee: ricavi e utili operativi stimati al ribasso. In un comunicato ufficiale, Nissan ha dichiarato di trovarsi “di fronte alla gravità della situazione” e di aver avviato “misure urgenti per recuperare le prestazioni e creare un’azienda più reattiva e resiliente”.

I numeri del taglio

Per Nissan non è il primo taglio dell’anno. Il gruppo aveva già ridotto le stime sui guadagni, ma ora il taglio è ancora più netto: meno 70% sulle previsioni di utile operativo, che scende a 150 miliardi di yen (circa 906 milioni di euro), rispetto ai 500 miliardi previsti in precedenza. Un calo che evidenzia la pressione economica a cui l’azienda è sottoposta.

I dati del trimestre luglio-settembre confermano il periodo di crisi. L’utile operativo ha registrato una contrazione dell’85%, passando dai 208,1 miliardi di yen dello scorso anno agli attuali 32,9 miliardi.

Concorrenza e sfide del mercato

Le difficoltà di Nissan non sono un caso isolato. Anche altre case giapponesi risentono della stessa crisi, influenzata da un lato dalla riduzione della domanda di auto nuove e dall’altro dalla crescente competizione con i marchi emergenti. Tesla e BYD, casa automobilistica cinese in rapida espansione, rappresentano avversari sempre più temibili per le case tradizionali.

I numeri di BYD parlano chiaro: solo nel terzo trimestre le sue vendite sono aumentate del 24%, superando i 200 miliardi di yuan (26 miliardi di euro) e raggiungendo un utile netto di 11,6 miliardi di yuan (1,5 miliardi di euro). Un trend positivo che BYD accompagna con una politica di assunzioni massiccia: nel corso dell’ultimo anno ha portato la sua forza lavoro da 700.000 a 900.000 dipendenti.

La risposta di Nissan

Davanti a questo scenario, Nissan si riorganizza. Il CEO Makoto Uchida ha sottolineato l’intenzione di ristrutturare l’azienda, rendendola “più snella e resistente”. Parte del piano prevede una revisione del management, con l’obiettivo di migliorare la reattività dell’azienda ai cambiamenti del mercato e di affrontare le nuove sfide con maggiore flessibilità.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure