Un corpo è stato ritrovato nelle acque del Naviglio Pavese, recuperato nella tarda mattinata di giovedì 7 ottobre dai vigili del fuoco di Milano, al confine tra le province di Milano e Pavia. Dalle prime verifiche, è stato identificato come Gino Panaiia, il venticinquenne scomparso sabato scorso da Zibido San Giacomo. La zona del ritrovamento non è lontana dal punto in cui negli ultimi giorni erano concentrate le ricerche, sospese mercoledì.
Leggi anche: Gino Panaiia scomparso da giorni: trovato un borsone con 20 chili di eroina in una cascina della zona
Sul luogo sono intervenuti il distaccamento Darwin dei vigili del fuoco, oltre ai carabinieri del comando provinciale e di Abbiategrasso. Il corpo, riemerso spontaneamente, è stato individuato in un’area del Naviglio Pavese compatibile con il movimento della corrente, dettaglio che conferma l’ipotesi che il giovane sia stato trasportato dall’acqua.
L’identificazione del cadavere
L’identificazione del cadavere non è stata semplice, poiché il corpo è rimasto in acqua per diversi giorni. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri Rilievi per i necessari accertamenti. Fin dalle prime analisi medico-legali, si è ipotizzato che il corpo potesse essere quello di Gino Panaiia, grazie al riconoscimento di alcuni tatuaggi. Si attende ora l’autopsia, che dovrebbe essere disposta dall’autorità giudiziaria e che servirà a verificare se ci siano lesioni compatibili con un possibile atto doloso. Il giovane era scomparso la notte di Halloween, e, secondo i Carabinieri, non sembrano esserci segni evidenti di violenza.
Mistero su Cause della Morte e Ritrovamento del Borsone di Droga
Durante l’ispezione del cadavere, non sono emersi segni che indichino una morte violenta. Tuttavia, altri accertamenti verranno effettuati tramite l’autopsia nei prossimi giorni. Nei pressi della cascina dove si erano perse le tracce di Panaiia, i Carabinieri hanno trovato un borsone con 20 chili di eroina e un pacco di cellophane con altri 1.100 grammi. La scoperta apre diverse ipotesi, tra cui un possibile regolamento di conti legato allo spaccio di droga.
L’Ultima Notte e gli Indizi Ritrovati
La notte tra giovedì e venerdì, Gino Panaiia aveva trascorso la serata con amici in un locale di Zibido San Giacomo. Le telecamere lo hanno ripreso l’ultima volta mentre si allontanava in scooter in piena notte. Il mezzo è stato trovato abbandonato in un campo con il frontalino quasi staccato, senza segni rilevanti di un incidente. Il casco bianco era stato lasciato a circa 20 metri di distanza, mentre il suo giubbotto e una scarpa si trovavano a 500 metri lungo la strada verso la cascina Casiglio. A terra sono stati ritrovati il portafoglio di Panaiia e uno dei suoi effetti personali, ma non il suo telefono, che risulta ancora disperso.
Questi dettagli alimentano il mistero sulla morte del giovane, mentre le indagini proseguono per chiarire le circostanze esatte del suo decesso e valutare ogni possibile collegamento con il ritrovamento della droga.