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Ippodromo Capannelle, bando deserto: Roma senza ippica per il 2025

Pubblicato: 07/11/2024 16:39

Roma si trova di fronte a una crisi economica e sociale senza precedenti a causa della possibile chiusura dell’ippodromo delle Capannelle. Con oltre mille posti di lavoro a rischio e un danno economico legato al volume delle scommesse che si aggira intorno ai 70 milioni di euro, la situazione sta diventando sempre più grave. La questione nasce dalla decisione del Comune di Roma di riprendere possesso dell’impianto di via Appia Nuova, gestito da oltre 60 anni dalla società Hippogroup. Dal 2016, la concessione della struttura è scaduta, e l’azienda ha operato grazie a proroghe, ma con l’arrivo della giunta Raggi il canone annuale è stato aumentato a 2,5 milioni di euro, rendendo economicamente insostenibile per Hippogroup la gestione dell’impianto.
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La giunta di Roberto Gualtieri non ha ridimensionato la situazione. Dopo alcuni tentativi falliti di pubblicazione manifestazioni di interesse per nuovi partner e un bando annuale per la gestione del 2025, attualmente rimasto senza candidati, si è giunto a un impasse, complicato dal contenzioso legale tra il Comune e Hippogroup e dal giudizio del Tar previsto per il 20 novembre.

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con il ministro Francesco Lollobrigida, ha espresso preoccupazione per il destino di Capannelle, considerato un ippodromo centrale e strategico per l’Italia. Nonostante diverse lettere al sindaco Gualtieri, il ministero non ha ottenuto risposte risolutive.

L’eventuale chiusura avrebbe un impatto economico significativo, privando lo Stato delle entrate generate dalle scommesse sulle 150 giornate di corse annue, che producono un giro d’affari di 20 milioni di euro, di cui 1,6 milioni vanno direttamente nelle casse pubbliche. L’interruzione delle attività significherebbe anche la cancellazione di importanti eventi ippici e comprometterebbe le manifestazioni storiche dell’estate romana, una perdita per l’immagine internazionale di Roma.

Fabrizio Santori, consigliere della Lega, ha dichiarato in tal proposito: “Chiudere Capannelle vuol dire regalare l’ennesima figuraccia internazionale alla Capitale con la perdita dei grandi eventi dell’ippica e la compromissione di tutti gli storici eventi dell’estate romana”. Santori aggiunge “abbandonare uno dei simboli della città sarebbe un atto scellerato: il Campidoglio, dopo aver ricevuto uno schiaffo anche dal Tar, si attivi e faccia la sua parte per evitare l’ennesimo scempio di una città abbandonata”.

Nel frattempo, l’assessore capitolino Alessandro Onorato ha richiesto un incontro urgente con il sottosegretario al Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra, con l’obiettivo di trovare una soluzione che scongiuri questa grave crisi.

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Ultimo Aggiornamento: 08/11/2024 17:49

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