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“Ca***i amari”. “Avete il canone”. Parenzo-Vespa: il siparietto in diretta

Pubblicato: 08/11/2024 10:38
Bruno Vespa

Bruno Vespa è stato ospite di David Parenzo nella puntata di giovedì 7 novembre de “L’Aria che tira”, su La7. L’occasione è la presentazione e promozione del nuovo libro del conduttore di “Porta a porta”, dal titolo emblematico: “Hitler e Mussolini. L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)”. La nuova fatica editoriale del giornalista diventa quindi il pretesto per parlare di attualità, soprattutto alla luce dell’esito delle elezioni americane che hanno sancito la vittoria di Donald Trump su Kamala Harris. A proposito del libro, Vespa a rivelato un succulento retroscena: “Ho chiesto a Giuseppe Conte se gli paresse possibile dare a un garante 300mila euro l’anno e lui ha risposto di no. Ma allora il rapporto si è rotto in maniera irreversibile? E lui ha detto che Grillo sta giocando contro di loro… Mi ha anche confermato che al momento non esistono le condizioni per fare un’alleanza col PD“. Poi arriva il momento del siparietto con Parenzo.
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Durante la conversazione, come accade spesso nei programmi televisivi, Parenzo, che conduceva la trasmissione, ha interrotto il dialogo per mandare la pubblicità, e lo ha fatto con una battuta che ha dato vita a un divertente siparietto da incontro-scontro. Ha detto Parenzo a Bruno Vespa: “Tu sai che per noi la pubblicità è importantissima, mentre voi avete il canone…“. E il collega Rai ha replicato: “È importante anche per noi, io rinuncerei volentieri al canone per lottare a mani nude e sarebbero cavoli amari. Lo dico anche a Urbano Cairo, siamo d’accordo? Stretta di mano! Però forse a Mediaset non la prenderebbero tanto bene”. Infine, Vespa ha fatto un commento su Meloni e sulle elezioni Usa: “Tutta la stampa internazionale parla di Giorgia Meloni come kingmaker in tutta Europa. La foto del bacio di Biden? È solo l’affetto di un nonno più vecchio di quello che è, e non me ne vogliano i centenari che stanno benissimo”.

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