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Sciopero di bus e tram, Italia a rischio paralisi: niente fasce garantite

Pubblicato: 08/11/2024 08:01

Oggi, 8 novembre, è un venerdìnero‘ per chi utilizza autobus, tram e metropolitane a causa dello sciopero nazionale di 24 ore proclamato dai sindacati. È prevista anche una manifestazione a Roma, davanti al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Resta invece regolare il servizio della rete ferroviaria, poiché i lavoratori di Trenitalia, Italo e Trenord non partecipano allo sciopero.
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A promuovere questa protesta in modo unitario sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, motivata dalla richiesta di rinnovo del contratto nazionale (scaduto il 31 dicembre 2023), dalla mancanza di risorse, dall’assenza di strategie di programmazione, dalla necessità di riforme nel settore e dalla richiesta di maggior sicurezza e salute sul lavoro.

Per la prima volta dopo 19 anni, le tradizionali fasce di garanzia potrebbero non essere attuate, rendendo questa agitazione particolare. “In questo venerdì, diversamente da altri scioperi precedenti – dichiarano i sindacati – non ci saranno fasce orarie sicure per gli utenti, come previsto dalla legge 146, che regola il diritto di sciopero; tuttavia, sarà garantito il 30% del personale per i servizi essenziali durante le fasce orarie locali e per i collegamenti fondamentali, come quelli con porti e aeroporti, inclusi i servizi per disabili e scuolabus per le scuole dell’infanzia e primarie”.

I sindacati hanno accolto le indicazioni della Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha ribadito l’obbligo di assicurare, anche in assenza delle fasce garantite, servizi minimi in base alla normativa vigente, esortando le sigle di categoria a rispettare tali norme.

Le modalità della protesta variano da città a città, come riportato sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture. I maggiori disagi sono previsti a Milano, Napoli e Roma. Nella capitale, si svolgerà un presidio davanti al ministero dalle 10:30 alle 13:30. “Oggi – evidenziano la Cgil e la Filt Cgil di Roma e del Lazio – è uno sciopero unitario, proclamato da tempo, in risposta all’inattività delle associazioni datoriali e dei governi riguardo alle difficili condizioni del trasporto pubblico locale. Non si riconosce ai lavoratori una retribuzione adeguata a compensare la perdita di potere d’acquisto a causa dell’inflazione, e il Governo non risponde riguardo al fondo nazionale del trasporto pubblico locale, che da 15 anni subisce tagli e mancati adeguamenti, causando problemi come la mancanza di personale e infrastrutture fatiscenti”.

Queste condizioni stanno aumentando il malcontento degli utenti, mentre il personale subisce sempre più frequentemente aggressioni verbali e fisiche. Inoltre, i sindacati criticano i tagli ai fondi per il completamento della metro C e segnalano che Roma riceve solo 80 euro pro capite dal fondo nazionale del trasporto, rispetto ai 200 euro di Milano. Le risorse aggiuntive per il Giubileo sono giudicate insoddisfacenti.

A Roma, le linee A e B della metropolitana saranno attive, mentre le linee B1 e C potrebbero chiudere. Alcune linee di superficie garantiranno il servizio dalle 6:00 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00. Anche le aziende di trasporto pubblico delle principali città come Napoli, Palermo e Venezia seguiranno modalità simili.

A Milano, l’Atm ha annunciato che garantisce il servizio delle metropolitane e di alcune linee di superficie da inizio servizio fino alle 8:45 e dalle 15:00 alle 18:00; il servizio della M4 sarà attivo per tutta la giornata tra San Babila e l’aeroporto di Linate. A Torino, lo sciopero influenzerà tutte le linee di metro, bus e tram della Gtt, con solo alcune corse garantite dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 12:00 alle 15:00. Infine, a Genova, i lavoratori dell’Amt si asterranno dal lavoro per l’intero turno, con circa il 30% dei servizi garantito dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 17:30 alle 20:30.

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