Tragedia presso la storica azienda Ferrarini a Botteghe di Albinea, dove un incidente ha portato alla morte di Lia Ferrarini, 56 anni, la più giovane figlia della famiglia alla guida dell’impresa di Reggio Emilia, famosa per prosciutti, formaggi e aceto balsamico. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di venerdì 8 novembre. Secondo le prime ricostruzioni, Lia Ferrarini stava operando su un piccolo macchinario agricolo usato per la cura degli animali, quando è caduta su un lastrone di cemento, subendo un forte trauma cranico. Nonostante l’intervento immediato dei soccorritori, per lei non c’è stato nulla da fare.
Leggi anche: Morto Enrico Citterio, l’imprenditore dei salumi aveva 99 anni
Leggi anche: Schiacciato dal suo trattore: uomo morto sul colpo
A dare l’allarme sono stati alcuni dipendenti che l’hanno trovata intorno alle 16:30; nessuno, tuttavia, avrebbe assistito direttamente all’incidente. Il drammatico evento è avvenuto nella sede di via Romesino, la più ampia delle sedi Ferrarini dopo quella di Rivaltella, situata su un piazzale in cemento accanto alle stalle. Sul posto sono arrivati sanitari, con ambulanza e automedica, che hanno solo potuto constatare il decesso della donna. Le forze dell’ordine e la medicina del lavoro hanno avviato le verifiche necessarie per chiarire l’esatta dinamica della tragedia.
La famiglia e i dipendenti della Ferrarini sono rimasti sotto choc. “Amava tanto gli animali. Era la più operativa dei cinque fratelli, forse la più vicina a noi dipendenti”, ha dichiarato un collaboratore. Lia Ferrarini era nota per il suo impegno nel settore agroalimentare e per il legame con il territorio, oltre che per il suo carattere riservato e il profondo attaccamento al lavoro con gli animali, in particolare le vacche.
Questo incidente ha sconvolto sia i familiari sia il personale della Ferrarini, che ricordano Lia come una figura centrale e discreta, profondamente dedita all’attività agricola e all’azienda di famiglia.