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“Il corpo in una valigia nel bosco”, trovata morta un’infermiera di 31 anni

Pubblicato: 10/11/2024 20:41

Un caso sconvolgente scuote la città di Budapest, dove una turista americana di 31 anni, Kenzie Michalsk, è stata trovata senza vita in circostanze macabre. Il suo corpo, abbandonato all’interno di una valigia in un’area boschiva, è stato individuato grazie alla confessione dell’assassino, un uomo irlandese di 37 anni, che ha ammesso il crimine alle autorità.
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Il viaggio in Europa e la scomparsa improvvisa

Kenzie, infermiera originaria di Portland, negli Stati Uniti, era partita per un viaggio in Europa insieme ad alcune amiche, cercando relax e divertimento. Durante il soggiorno a Budapest, la giovane si è allontanata dalle sue compagne, che nel frattempo avevano raggiunto l’Italia. La scomparsa di Kenzie risale alla notte del 5 novembre, quando è stata vista l’ultima volta in compagnia di un uomo. I filmati delle telecamere di sicurezza della zona hanno mostrato la giovane spostarsi da un locale all’altro con lui, confermando la presenza dell’irlandese come ultima persona vista con lei.

La confessione e la macabra scoperta

Poche ore dopo la denuncia della scomparsa, l’uomo irlandese è stato identificato come il principale sospettato. Sottoposto a interrogatorio, ha dichiarato alla polizia che la morte di Kenzie sarebbe stata accidentale, avvenuta all’interno del suo appartamento durante un rapporto intimo. Dopo il presunto incidente, l’uomo ha tentato di occultare il corpo della giovane in modo sistematico: prima ripulendo la stanza, poi nascondendo il cadavere in un armadio e infine chiudendolo in una valigia, che ha abbandonato nel bosco.

Ricerche inquietanti e dettagli angoscianti

Un elemento particolarmente agghiacciante dell’indagine riguarda la cronologia internet dell’uomo, che rivela come il 37enne avesse cercato informazioni su come disfarsi di un cadavere, sulle procedure della polizia per i casi di scomparsa, e persino sull’eventualità che i cinghiali della zona potessero mangiare un corpo umano.

Il dolore della famiglia

La tragedia ha profondamente colpito la famiglia di Kenzie. Il padre, Bill Michalsk, giunto a Budapest per seguire le indagini, ha partecipato a una veglia a lume di candela in onore della figlia. Con profonda emozione, ha ricordato come Budapest fosse il “posto felice” di Kenzie, una città che lei amava e in cui si sentiva serena. «Sto ancora cercando di comprendere cosa è successo. Non so se ci riuscirò mai», ha dichiarato il padre ai media.

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