Un grave episodio di violenza nei confronti del personale medico di un’ambulanza si è verificato a Napoli, dove alcuni familiari di un paziente hanno “dirottato” il mezzo di soccorso costringendolo a dirigersi verso un ospedale diverso da quello previsto. A riferire l’accaduto è stata l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, che da anni denuncia gli atti di violenza ai danni di medici e operatori sanitari.
Il dirottamento verso il San Paolo di Fuorigrotta
Secondo la ricostruzione dell’associazione, l’ambulanza aveva appena soccorso un paziente e, come da disposizioni della centrale operativa, stava dirigendosi all’ospedale Vecchio Pellegrini. Tuttavia, i parenti del paziente, con minacce e aggressioni verbali, hanno costretto l’autista a cambiare rotta, pretendendo che il mezzo si dirigesse all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta.
L’intervento della polizia
A bordo dell’ambulanza era presente un’infermiera, che, vista la situazione, ha prontamente utilizzato il pulsante “aggressione” presente sul tablet in dotazione del personale sanitario. Questo dispositivo, collegato al sistema di allerta, ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire rapidamente: all’arrivo al San Paolo, ad attendere il mezzo c’erano infatti gli agenti di polizia, che hanno identificato e fermato i responsabili dell’aggressione.
Secondo “Nessuno tocchi Ippocrate”, questa è la 47ª aggressione del 2024 ai danni del personale sanitario dell’Asl Napoli 1. Sommando i casi verificatisi nell’area dell’Asl Napoli 2, il numero sale a 66 aggressioni. Questi dati evidenziano un fenomeno di crescente preoccupazione e sottolineano l’urgenza di interventi efficaci per proteggere il personale medico durante i turni, specialmente in situazioni di emergenza.