Vai al contenuto

Andrea Lucidi, il giornalista italiano chiede asilo politico a Mosca contro le sanzioni Ue: “Voglio il passaporto russo”

Pubblicato: 12/11/2024 10:46

Andrea Lucidi è un giornalista italiano, corrispondente di guerra, collaboratore dell’agenzia International Reporters, che vive dal 2022 nella Repubblica Popolare di Lugansk, in una delle regioni conquistate dall’esercito russo ai danni dell’Ucraina. Proprio per questo motivo Lucidi, insieme al collega Francesco Lorusso, viene accusato dai Paesi occidentali di essere quantomeno un filorusso, se non direttamente una spia al soldo di Putin. Ora il giornalista, con una mossa a sorpresa, ha chiesto asilo politico alla Russia, formalizzando la richiesta di cittadinanza russa per proteggersi, sostiene, dalle minacce di sanzioni nei suoi confronti da parte dell’Ue che limiterebbero la sua libertà di movimento e il suo lavoro di reporter. Rischierebbe anche l’arresto.
Leggi anche: “Trump come Berlusconi”, Massimo Giannini fa infuriare Maurizio Gasparri: “Sei un fallito”

Andrea Lucidi, le gravi accuse contro l’Europa

Ho chiesto la cittadinanza a Putin per sfuggire alle sanzioni europee”, fa sapere Andrea Lucidi mandando letteralmente in tilt le agenzie di stampa russe. “Da due anni sono in prima linea a documentare la realtà del Donbass per il pubblico occidentale. – spiega ancora su Telegram – Ma ora rischio di vedermi sequestrato il passaporto italiano. Non sono un agente del Cremlino, ma solo un giornalista che racconta i fatti”.

Andrea Lucidi ribadisce anche il 4 novembre scorso, nel corso di una intervista rilasciata a Tass, che l’Ue starebbe minacciando sanzioni nei suoi confronti che gli impedirebbero di viaggiare liberamente. Secondo alcune fonti, il giornalista italiano avrebbe addirittura inoltrato una lettera diretta al presidente russo Putin.

Sono finito nel mirino politico a causa delle mie cronache sul conflitto ucraino. – aggiunge Lucidi che teme non solo la reazione dell’Europa, ma soprattutto quella di Kiev – Non tornerò in Italia. La Russia è ormai la mia seconda casa. Voglio dare il mio contributo alla lotta contro il fascismo, poiché sono un antifascista convinto”. Parole che in Europa gli valgono subito il titolo di “traditore”.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2024 11:08

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure