Davvero una brutta avventura quella vissuta dall’autista di un bus. Giuseppe, questo il suo nome, è stato aggredito con calci e pugni la mattina di domenica 10 novembre da un ragazzo mentre stava svolgendo il suo lavoro. La conseguenza è stato il naso rotto, ma soprattutto tantissima rabbia. Il fatto gravissimo è avvenuto su una linea extraurbana sulla tratta Foiano-Arezzo, in Toscana.
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Secondo quanto si apprende, l’autista aveva chiesto ad un passeggero di smettere di fumare perché proibito. Il giovane si è messo prima ad urlare e ad inveire contro di lui, per poi aggredirlo fisicamente. Sul bus in quel momento erano presenti altri viaggiatori che però hanno assistito alla scena senza intervenire in alcun modo. A Giuseppe sono invece stati prescritti 15 giorni di prognosi per i colpi ricevuti. Come riporta La Nazione, intorno alle 20, alla fermata di Foiano è salito un ragazzo di circa 20 anni.
La testimonianza dell’autista aggredito
“Mi ha colpito in modo negativo il fatto che gli altri passeggeri presenti a bordo sono scesi subito dopo dal bus, senza neanche chiedermi se avevo bisogno di qualcosa. – queste le parole dello sfortunato autista – Si è trattato di un gesto improvviso e inaspettato mentre stavo guidando: in precedenza avevo solo fatto presente il divieto di fumo a bordo a quel passeggero. Il primo cazzotto mi è arrivato lungo il percorso: a quel punto la mia priorità è stata mettere in sicurezza anche gli altri passeggeri”.
“Per questo, per questo non appena possibile mi sono fermato lungo la strada e, visto il sangue che mi usciva dal naso, ho chiamato il 112”, conclude poi l’autista precisando che il ragazzo urlava e inveiva contro di lui prendendo a calci la porta posteriore del bus. Poi è tornato vicino a lui per premere il pulsante per le portiere: “a quel punto ha aperto la porta sul lato anteriore ed è scappato”.