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Ucraina-Russia, la guerra si sposta in profondità: droni e missili, sfiorata la regione di Mosca

Pubblicato: 12/11/2024 10:25

Alta tensione sul fronte ucraino: la Corea del Nord ha ratificato il trattato di difesa reciproca con la Russia, nel mentre si stima che circa 11.000 soldati di Pyongyang siano già schierati per combattere nella guerra di Mosca contro l’Ucraina. Il leader Kim Jong-un, nel mezzo dei crescenti timori internazionali sulla cooperazione militare tra i due Paesi, “ha firmato lunedì un decreto di ratifica del Trattato di Partenariato strategico globale con la Russia.
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L’accordo entrerà in vigore quando entrambe le parti si scambieranno gli strumenti di ratifica”, ha riferito l’agenzia statale Kcna. Il trattato, firmato a Pyongyang il 19 giugno durante la sontuosa visita di stato del presidente russo Vladimir Putin, obbliga le parti “a fornirsi assistenza militare reciproca e immediata utilizzando tutti i mezzi necessari se uno dei due firmatari dovesse affrontare un’aggressione”. Quando era stato concordato, Kim aveva parlato dell’accordo come un passo verso l’elevazione dei legami bilaterali, descrivendo il patto militare come simile a “un’alleanza” tra Russia e Corea del Nord.

Nel frattempo il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato lunedì che Mosca ha radunato una forza di 50.000 soldati, tra cui molti militari nordcoreani, a Kursk, mentre si prepara a lanciare un assalto per riconquistare i territori persi. Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha minacciato di sostenere l’Ucraina “in più fasi”, anche con l’invio di armi, a “tutela della sicurezza nella penisola coreana” in base al livello di coinvolgimento delle truppe nordcoreane nella guerra. L’eventuale fornitura di missili Taurus tedeschi a Kiev non cambierà il corso delle ostilità in Ucraina, ma aumenterà il rischio che il conflitto raggiunga “la sua fase più pericolosa”: ha spiegato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev. Friedrich “Merz, candidato alla carica di cancelliere tedesco, ha annunciato un ultimatum alla Russia”, minacciando Mosca di dare “i missili tedeschi Taurus ai Khokhl (gli ucraini, ndr), scrive Medvedev. “È chiaro che questi ‘ultimatum’ sono di natura elettorale. È chiaro che questi missili non sono in grado di cambiare nulla di significativo nel corso delle operazioni militari”, prosegue l’ex presidente russo. “La loro consegna è solo un modo per prolungare l’agonia del regime di Bandera – commenta riferendosi al nazionalista ucraino Stepan Bandera -. Ma gli attacchi con missili cruise aumentano il rischio che il conflitto raggiunga la sua fase più pericolosa”.

Nelle scorse ore un deposito di petrolio ha preso fuoco nella regione russa di Belgorod dopo essere stato colpito da un drone ucraino, secondo quanto ha reso noto il governatore, Vyacheslav Gladkov. Non sono segnalati morti o feriti, ha aggiunto il governatore sul suo canale Telegram. “Le forze armate ucraine – scrive Gladkov – hanno usato un drone per attaccare un deposito petrolifero nel territorio del distretto urbano di Stary Oskol. A seguito dell’esplosione uno dei serbatoi ha preso fuoco. Sul posto sono intervenuti dieci vigili del fuoco che hanno domato rapidamente l’incendio”. La guerra si è spostata in profondità grazie all’utilizzo di missili sotterranei e i media hanno sottolineato esplosioni anche ai confini della regione di Mosca.

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Ultimo Aggiornamento: 12/11/2024 11:34

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