Dovrebbero aprire una rubrica a parte con i siparietti tra il generale Roberto Vannacci e David Parenzo. A “L’aria che tira“, su La7, infatti, ogni volta ne succede una. L’ultimo è andato in onda nella puntata del 13 novembre. I due, al di là delle evidenti distanze politiche, si stanno simpatici, e non perdono occasione per stuzzicarsi, dando vita a momenti anche divertenti per i telespettatori. Parenzo apre dunque la diretta: “In collegamento con la nostra Ludovica Ciriello da Strasburgo c’è l’onorevole ex generale. Buongiorno generale, come sta?”, chiede titubante il conduttore lanciando la prima provocazione, relativa alla sospensione comminata dal Ministero della Difesa all’eurodeputato della Lega. “Buongiorno Parenzo”, risponde subito Vannacci, che poi passa al contrattacco: “L’hanno vista girare nel quartiere Prati con questo cappellino. Ho una foto sua, insieme ai suoi figli”. Gelo in studio, attimi di tensione. E cosa tira fuori il generale?
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Vannacci a quel punto tira fuori il cappellino rosso, il simbolo di Donald Trump e della sua campagna Maga, Make America Great Again. “Non diamo dati sensibili”, lo riprende Parenzo. “No, non giriamo con cappellini… Abbiamo cappelli normalissimi ma non quello“. Poi Parenzo riporta la discussione sul piano prettamente politico: “La vedo, come potrei dire, eccitata per questa vittoria e la capisco. Ma c’è anche una polemica che la riguarda direttamente perché lei ha aperto alla Russia…”. In Commissione, infatti, Vannacci ha chiesto alla prossima ministra degli Esteri dell’Ue “quali sono i primi tre provvedimenti che assumerebbe per recuperare il più grande fornitore di energia dell’Unione europea, ovvero la Russia, appianare le tensioni internazionali e quindi porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina?”.