Dopo otto anni di attesa, la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al nuovo decreto Tariffe, un passo fondamentale per la sanità pubblica italiana. Il decreto, che entrerà in vigore il 30 dicembre 2024, aggiorna l’elenco delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e quelle dell’assistenza protesica erogate dai servizi sanitari regionali. Questo aggiornamento era atteso da decenni: l’ultimo risaliva a 28 anni fa per le prestazioni ambulatoriali e a 25 anni fa per l’assistenza protesica.
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Secondo il Ministero della Salute, l’obiettivo è garantire “su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi LEA, superando le disomogeneità assistenziali tra i cittadini”. I LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) rappresentano l’insieme di servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) deve assicurare a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di residenza. Tra le prestazioni innovative incluse, il Ministero ha evidenziato l’introduzione di tecnologie avanzate nel campo della radioterapia, come la radioterapia stereotassica, l’adroterapia e la radioterapia con braccio robotico. Questi approcci saranno ora garantiti gratuitamente.
Radioterapia stereotassica
La tecnica avanzata
Questa tecnica avanzata, anche nota come SBRT, utilizza un sistema non invasivo per dirigere elevate concentrazioni di radiazioni sulla massa tumorale con estrema precisione. Non richiede anestesia e permette al paziente di mantenere una vita sociale normale, senza diventare radioattivo. È indicata per trattare tumori del fegato, polmone, pancreas, prostata e alcune metastasi linfonodali.
Adroterapia
L’adroterapia è una forma di radioterapia riservata a tumori complessi o inoperabili, specialmente quelli vicini a organi critici. Questa tecnica utilizza particelle subatomiche, come protoni e ioni carbonio, anziché raggi X, risultando più efficace nell’eliminazione delle cellule tumorali.
Radioterapia con braccio robotico
Questo sistema, noto come Cyberknife, combina precisione robotica e tecnologia avanzata per colpire il tumore anche in caso di movimenti involontari del paziente o del tumore stesso. È meno invasivo e riduce gli effetti collaterali, rendendolo ideale per tumori non operabili o recidive.
Queste innovazioni segnano un grande passo avanti, rendendo disponibili a tutti trattamenti prima accessibili solo in centri altamente specializzati.