Durante una toccante intervista con Mara Venier a Domenica In, il cantautore Antonello Venditti ha condiviso un momento cruciale della sua vita, rivelando come Lucio Dalla lo abbia aiutato a superare una profonda crisi negli anni ’80.
Leggi anche: Fedez a Sanremo, l’indiscrezione: inviata una canzone a Carlo Conti
La lotta contro il “mal di vivere”
Venditti ha raccontato di aver attraversato una fase di depressione che lo aveva condotto a pensieri di suicidio: “Uno dei problemi della nostra vita è la depressione, che porta alla solitudine e all’idea di suicidio. Lui se ne accorse nel 1980. Non avevo nulla, ma capì che dovevo andare via da Roma”.
Dalla lo portò a Carimate, dove Venditti trovò conforto non solo nel suo supporto personale, ma anche nella condivisione con altri artisti. “A Carimate c’erano due studi: c’erano De André, i Pooh, Pino Daniele… La sera ci confrontavamo, e questo mi ha curato”.
Un nuovo inizio grazie alla musica e all’amore
Il cantautore ha ricordato che, nonostante il supporto ricevuto, i pensieri negativi lo perseguitavano: “Volevo uccidermi con la macchina, ma sapevo guidare troppo bene. Non ci ho nemmeno provato”. Tuttavia, è stato l’amore e il calore del pubblico a farlo guarire definitivamente.
Il momento di svolta, secondo Venditti, è arrivato nel 1983, durante il concerto al Circo Massimo per celebrare il primo scudetto della Roma: “Ho percepito l’amore del pubblico, non c’era distonia tra me e gli altri. Mi sentivo accettato, guarito”.
La fragilità dietro la perfezione
In chiusura, il cantautore ha riflettuto sulla sua lotta interiore: “Io non mi piacevo, non mi accettavo. Tendevo alla perfezione, e chi tende alla perfezione spesso è il più fragile”.
Un racconto di grande umanità, che ha mostrato il lato più vulnerabile di un artista capace, oggi, di trasmettere speranza e forza attraverso le sue parole e la sua musica.