La sfida di San Siro tra Italia e Francia, valida per il primo posto nel girone di Nations League, si è conclusa con una sconfitta per gli azzurri. Un match che, nonostante la qualificazione già in tasca per entrambe le squadre, aveva il sapore di una prova di forza. Ma la serata ha premiato i francesi, più concreti e fisicamente dominanti, lasciando agli uomini di Luciano Spalletti diversi spunti su cui lavorare.
La partita è iniziata nel peggiore dei modi per l’Italia. Dopo soli tre minuti, su un calcio d’angolo battuto da Lucas Digne, è stato Adrien Rabiot a insaccare di testa. Gli azzurri, scossi, hanno faticato a reagire, trovandosi spesso in difficoltà contro una Francia ben organizzata e pronta a sfruttare ogni errore. Al 33’, un’altra fiammata dei transalpini ha portato al raddoppio: Digne, ancora protagonista, ha trovato l’incrocio dei pali con un tiro perfetto che ha lasciato Vicario immobile.
La reazione italiana è arrivata tardi, ma ha mostrato sprazzi di qualità. Una splendida azione sulla sinistra, orchestrata da Tonali e Di Marco, ha permesso a Cambiaso di accorciare le distanze con un preciso diagonale al volo. Il gol ha acceso le speranze, ma il primo tempo si è chiuso sull’1-2, lasciando l’Italia in svantaggio e con la necessità di cambiare ritmo nella ripresa.
Nel secondo tempo, la partita è stata più combattuta ma anche più confusa. La Francia ha continuato a sfruttare la propria superiorità fisica, mettendo in difficoltà la difesa azzurra, che ha sofferto soprattutto sulle palle inattive. Al 69’, un’altra punizione battuta da Digne ha trovato la testa di Rabiot, autore della sua doppietta personale, che ha chiuso il match sul 3-1.
Spalletti ha provato a rimescolare le carte, inserendo forze fresche come Kean, Raspadori e Daniel Maldini, ma senza ottenere i risultati sperati. Un’occasione importante, nei minuti finali, è stata neutralizzata da uno straordinario Maignan, che ha salvato la porta francese con un intervento decisivo su Kean.
La sconfitta non compromette il cammino degli azzurri, ma evidenzia alcune difficoltà. Il confronto con una squadra fisicamente dominante come la Francia ha mostrato i limiti di una difesa poco reattiva e un attacco che non è riuscito a incidere. L’assenza di Donnarumma, inoltre, si è fatta sentire in termini di leadership e sicurezza.
Nonostante il passo indietro, il lavoro di Spalletti negli ultimi mesi rimane positivo. L’Italia avrà ora tempo per prepararsi al meglio per i quarti di finale, dove servirà maggiore compattezza e incisività per tenere testa alle big del continente.