Kim Jong-un ha recentemente ordinato un potenziamento “senza limitazioni” delle forze nucleari nazionali, sottolineando la necessità di completare i preparativi per un eventuale conflitto. La decisione, annunciata durante la quarta Conferenza dei comandanti di battaglione e degli istruttori politici dell’Esercito Popolare Coreano, riflette la crescente tensione nella penisola coreana, attribuita alle attività militari dei “nemici” della Corea del Nord.
Kim ha evidenziato che il Paese deve continuare a sviluppare le sue capacità nucleari per rafforzare la deterrenza contro la guerra. Questo messaggio, riportato dall’agenzia statale KCNA, arriva in un momento in cui le manovre militari congiunte tra Stati Uniti, Corea del Sud e altri alleati sono percepite da Pyongyang come una minaccia diretta.
L’accento posto sul miglioramento delle capacità nucleari rientra nella strategia del regime nordcoreano di proiettare forza e garantire la sopravvivenza politica in un contesto internazionale sempre più ostile. L’enfasi su una “deterrenza nucleare” sottolinea inoltre la volontà del Paese di mantenere una posizione ferma contro le pressioni internazionali e le sanzioni economiche.
La conferenza di Pyongyang si è focalizzata sull’importanza dell’addestramento militare e della disciplina all’interno dell’esercito, temi fondamentali per preparare le forze armate a rispondere a eventuali conflitti. Kim ha esortato i comandanti a migliorare le capacità strategiche e operative, evidenziando il ruolo cruciale delle forze armate nella protezione della sovranità nazionale.
Questa dichiarazione riflette l’approccio aggressivo della leadership nordcoreana nei confronti della sicurezza nazionale e sottolinea le difficoltà che la comunità internazionale deve affrontare nel tentativo di disinnescare le tensioni. Gli osservatori internazionali temono che un’accelerazione del programma nucleare nordcoreano possa destabilizzare ulteriormente la regione e innescare una nuova corsa agli armamenti.
La situazione rimane critica, con la Corea del Nord che continua a sfidare le risoluzioni delle Nazioni Unite e le pressioni diplomatiche globali, consolidando il proprio status di potenza nucleare nonostante le crescenti sanzioni economiche.