Giorgia Meloni esprime i suoi complimenti ai trionfatori e porge i suoi ringraziamenti ai perdenti, mentre Antonio Tajani si rallegra per la crescita di Forza Italia. Matteo Salvini, invece, cerca conforto in un «gli elettori hanno sempre ragione», che nasconde malamente la delusione per i risultati che infliggono alla Lega una seria battuta d’arresto.
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Il centrodestra tenta di superare senza eccessivi drammi il 2-0 parziale subito nel fine settimana, in un anno che era iniziato con un 6-1, chiudendo con un più modesto 4-3. I numeri evidenziano difficoltà e problemi, dando l’impressione di un’inversione di tendenza. Tuttavia, i partiti della coalizione non escono dalle Regionali in Emilia-Romagna e Umbria con lo stesso spirito.
Le parole di Salvini sono chiare. Per la Lega, il paragone con cinque anni fa è spietato. La sconfitta di Donatella Tesei ha quasi frantumato il suo consenso: in Umbria cala dal 36,9% al 7,7% (poco sopra il 6,8% delle Europee di giugno), mentre in Emilia-Romagna scivola dal 31,9% a poco più del 5% (a giugno era al 6,5%). Questi risultati arrivano dopo settimane in cui Salvini ha stato attivamente impegnato in entrambe le regioni, alzando il tono contro centri sociali e magistrati, nutrendo speranze di ripresa fino a tentare di surclassare Forza Italia, un obiettivo non riuscito.
Fratelli d’Italia trova un motivo di conforto nell’osservare la diminuzione rispetto al boom delle Politiche (nel 2022, il partito della premier aveva superato il 30% in Umbria e il 25% in Emilia-Romagna) e alle Europee di giugno (32,6% e 28%). Raccoglie, infatti, il 19,5% in Umbria (+9%) e il 23,8% in Emilia-Romagna (+15%). Inoltre, la mancata riconferma della leghista Donatella Tesei permette ai meloniani di guardare con maggiore ottimismo verso le prossime candidature per il voto, in particolare in Veneto, con la possibilità di imporsi.
Tuttavia, è Forza Italia l’unico partito del centrodestra a poter veramente celebrare il suo 9,4% in Umbria e il 5,6% ottenuto insieme a Noi moderati in Emilia-Romagna. Antonio Tajani rivendica con orgoglio il raddoppio dei consensi rispetto alle precedenti Regionali (5,5% e 2,6%), ed evidenzia un aumento anche rispetto alle Politiche, in particolare in Umbria dove nel 2022 raccolse il 6,8% (5,8% in Emilia-Romagna). C’è anche un motivo aggiuntivo per festeggiare nella sede azzurra: «Il sorpasso sulla Lega è ormai una realtà consolidata — afferma un dirigente —. Siamo il secondo partito anche in regioni storicamente difficili per noi e, nella proiezione nazionale, siamo stabilmente sopra il 10%. L’obiettivo del 20% per le prossime Politiche è alla nostra portata». Maurizio Lupi, contento per il «contributo significativo» di Noi moderati, assicura che non ci saranno conseguenze su governo e maggioranza: «Niente drammi».