Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia attualmente sospeso, è stato rinviato a giudizio dal GUP del tribunale di Biella in relazione ai fatti accaduti durante la notte di Capodanno presso la Pro Loco di Rosazza. L’episodio, oggetto di grande attenzione mediatica, ha visto Pozzolo al centro di un’inchiesta che ha portato all’imputazione su diversi fronti, tra cui il porto illegale di un’arma da collezione e la detenzione di proiettili ad espansione.
Durante l’udienza preliminare, l’avvocato Andrea Corsaro, difensore del parlamentare, ha confermato che il procedimento proseguirà con un’udienza fissata per il 25 febbraio. Parallelamente, si è appreso di un accordo economico riservato raggiunto tra Pozzolo e Massimo Campana, la parte civile che aveva sporto querela per lo sparo avvenuto durante la serata incriminata. L’accordo ha portato Campana a ritirare la querela, ridimensionando così il quadro accusatorio, ma non eliminando gli altri capi di imputazione.
Tra le accuse inizialmente mosse contro Pozzolo, cinque erano i capi d’imputazione. Tuttavia, il GUP ha escluso tre delle contestazioni, concentrandosi principalmente sul porto di arma e sui proiettili vietati. La vicenda, che coinvolge un deputato di spicco del partito Fratelli d’Italia, ha suscitato dibattiti sia a livello politico che sociale, riportando l’attenzione sui limiti dell’uso privato delle armi e sui comportamenti dei rappresentanti istituzionali.
Nonostante la sospensione dal partito in attesa degli esiti giudiziari, Pozzolo ha dichiarato fiducia nella giustizia, respingendo ogni accusa di comportamento illecito. La data del processo segnerà un punto cruciale per chiarire le responsabilità e le dinamiche dei fatti dello scorso Capodanno.
L’episodio continua a far discutere, con opinioni divise tra chi chiede maggiore rigore nei confronti dei rappresentanti politici coinvolti in simili controversie e chi invita alla cautela in attesa del verdetto definitivo. Il caso rappresenta un ulteriore banco di prova per la trasparenza e l’integrità della classe politica italiana.