«Credo che la decisione della Corte penale internazionale sia errata», afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante la trasmissione Porta a Porta in onda stasera su Raiuno. Tuttavia, se Benyamin Netanyahu e Yoav Gallant dovessero recarsi in Italia, «saremmo costretti ad arrestarli perché rispettiamo il diritto internazionale». Crosetto sottolinea che la sentenza ha equiparato la figura del presidente israeliano e quella del ministro della Difesa a chi ha orchestrato e condotto l’attentato che ha provocato uccisioni e rapimenti in Israele, evento che ha dato inizio al conflitto. «Le due situazioni sono completamente distinte», insiste.
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Inoltre, il ministro evidenzia che l’Italia ha già sospeso «da tempo ogni forma di fornitura di armi a Israele». Ha precisato che non si tratta di un embargo, ma semplicemente di una mancanza di forniture, in risposta alle affermazioni di Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle, che sosteneva la necessità di «sanzioni commerciali, economiche e diplomatiche incisive» e dell’embargo sugli armamenti verso Israele. Riguardo alle sanzioni, Crosetto ha dichiarato: «È una posizione politica con cui non concordo».