Anna Kanakis, il marito svela un dettaglio sul testamento: cosa è successo prima della sua morte. Il 20 novembre 2023, la modella e attrice Anna Kanakis è deceduta all’età di 61 anni, a causa di un linfoma, una malattia aggressiva che l’ha colpita in soli sette mesi. Un anno dopo la sua dipartita, il coniuge Marco Merati Foscarini ha condiviso una lunga intervista con il Corriere della Sera, toccando anche il tema del testamento della moglie.
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La modella e attrice Anna Kanakis è scomparsa il 20 novembre 2023, all’età di 61 anni, a causa di un linfoma. Pochi mesi dopo, avrebbe dovuto celebrare il ventesimo anniversario di matrimonio con il suo secondo marito, Marco Merati Foscarini. A distanza di un anno dalla sua perdita, Foscarini ha concesso un’intervista approfondita al Corriere della Sera. Riguardo alla malattia di Anna, ha dichiarato: “In parte ero preparato, perché ero stato informato. Tuttavia, si ha sempre una certa speranza. Anna ha ricevuto la diagnosi di linfoma nel 2018, dopo un esame del sangue di routine. Successivamente, la malattia era andata in remissione per due volte. Abbiamo viaggiato e trascorso del tempo insieme, e lei ha completato il suo ultimo libro. Per un certo periodo, stava bene”.
Marco Merati Foscarini ha ricordato la forza di Anna, descrivendola come una persona coraggiosa e attenta agli altri. “Al pronto soccorso Ematologico del Policlinico Umberto I di Roma, ci sono tre targhe in sua memoria. È una struttura straordinaria dedicata ai pazienti con malattie del sangue, purtroppo con risorse limitate, e Anna ha contribuito a ristrutturare il reparto dove ha anche lasciato questo mondo. Quella sera, è stata lei a chiedere di essere ricoverata. Ha contattato il professor Maurizio Martelli, che ci ha sempre sostenuti con professionalità e dedizione”.
Foscarini ha inoltre parlato del testamento di Anna Kanakis, rivelando: “Negli ultimi giorni, le uniche conversazioni che Anna seguiva riguardavano foto di Pupazza, la figlia della mia nipote. Le ha lasciato in eredità la sua amata casa al mare a Porto Santo Stefano. Il testamento, invece, era stato redatto dopo la diagnosi, destinando il ricavato della vendita dei suoi gioielli alla Fondazione Veronesi e alla Fondazione Italiana Linfomi”.